Il commissario Valerio Cinardi (Claudio Bisio) viene trasferito da Roma ad Apulia, fittizia cittadina in provincia di Lecce, dove da vent’anni non si registrano delitti, furti e scassi: è il paese con il numero di reati più basso d’Italia. Qui, a dare del filo da torcere alla malavita (si fa per dire), è un trio di poliziotti che sembra aver fatto scuola dal tenete Frank Drebin di Una pallottola spuntata.
Benedetto (Francesco Mandelli), detto Benny The Cop, ha visto un po’ troppe serie crime americane e si considera una specie di Rambo, Nicola O’Sicc (Pietro Sermonti), adora mangiare e si occupa per lo più di riparazioni agli sciacquoni delle anziane, mentre Cercola Maria Crocifissa (Giulia Bevilacqua), sua moglie, si prende cura dei figli e vizia i colleghi con strepitosi ciambelloni. C’è anche Tommaso (Guglielmo Poggi), il giovane centralinista gay del commissariato.
Insieme formano la squadra demenziale di Cops – Una banda di poliziotti, miniserie di Luca Miniero (Benvenuti al Sud) che andrà in onda su Sky Cinema e in streaming su Now Tv il 14 e 21 dicembre.
A rovinare la quiete del gruppo è il ritorno del feroce boss Zu Tore, che non si faceva vivo da due decenni, e l’arrivo dell’emissario del Ministero Margherita Nardelli (Stefania Rocca), una donna tutta d’un pezzo con il compito di riferire ai poliziotti che di lì a breve il commissariato chiuderà. Che cosa escogiteranno gli sgangherati cops per rimanere ad Apulia? Inizieranno a delinquere.
«Non avrei mai potuto interpretare un commissario ligio alle regole», ci confessa Bisio, che per la prima volta indossa la divisa, «mi ha convinto proprio la demenzialità del progetto che fa pensare un po’ a Borat e alla Pallottola spuntata. Cops è una parodia di genere, un tipo di commedia che se ne fa troppo poca in Italia». Del suo personaggio invece dice: «È sopra le righe, anche se all’inizio sembra uscito da un film d’autore: è malinconico, suona il pianoforte e adora il compositore Satie. Poi si scopre pazzo in un gruppo di pazzi».
Stefania Rocca interpreta la bacchettona della miniserie: «Margherita è una persona integerrima che cerca di fare bene il suo lavoro». Ma è anche colei che farà battere il cuore a Valerio.
I due attori ci parlano anche di come stanno vivendo il difficile periodo. «Ho ancora un’autonomia di qualche mese, poi scoppio», ci confessa Bisio, «mi sento in apnea. Mi manca il cinema come spettatore. A gennaio spero che subito dopo le scuole riaprano cinema e teatri: le sale sono molto più sicure di ristoranti o altri luoghi».
Anche a Stefania le manca poco per esplodere, proprio come l’amico Claudio. «Sono preoccupata per il virus e per i morti che semina ogni giorno, e sono dispiaciuta per come viene considerato il nostro mestiere: nessuno ci considera dei lavoratori tout court. Mi ha dato fastidio anche che i cinema e i teatri siano visti come dei luoghi pericolosi», conclude sfogandosi l’attrice.