Ortombina: «Confermato il concerto di Natale, riprenderemo le prove il 16 dicembre»
VENEZIA. Salgono a 22 i casi di Covid tra le mura della Fenice: coristi e musicisti dell’orchestra, a cui si aggiunge un tecnico che lavorava al Malibran. Ma l’Usl 3 ha disposto la quarantena anche per altri 55 dipendenti del teatro, per un totale dunque di 77 isolati, all’interno di una platea di 300 lavoratori.
«Alla Fenice abbiamo sempre adottato protocolli rigidissimi, persino sistemando ciascun artista del coro in un palco diverso, scongiurando qualsiasi tipo di contatto. Proprio per questo, il 30 novembre, all’individuazione di un caso nel coro e uno nell’orchestra, ho deciso di chiudere il teatro precauzionalmente fino al 16 dicembre, quando ricominceremo le prove per il concerto di Natale» spiega Fortunato Ortombina, direttore artistico del teatro e sovrintendente della fondazione.
L’ultima occasione in cui orchestra e coro si erano riuniti è stata il 27 novembre, per la Nona di Beethoven, trasmessa in streaming. «Evidentemente ci sono delle persone che sono venute a teatro infette» spiega Ortombina. «D’altra parte, in Veneto il virus continua a circolare. E i musicisti trascorrono al lavoro solo 5-6 ore al giorno, ma poi hanno le loro vite, alcuni si muovono con i mezzi di trasporto pubblici per raggiungere il teatro. L’importante era mettere subito tutti in sicurezza e così abbiamo fatto, chiudendo il teatro giù lunedì della settimana scorsa. Purtroppo alcuni casi risalgono solo a ieri o a ieri l’altro».
A sottolineare la bontà delle misure messe in atto è anche Mauro Vianello di Cisl-Fistel: «È possibile che alcuni musicisti si siano contagiati proprio durante la Nona di Beethoven, nonostante siano stati adottati tutti i protocolli previsti. È chiaro però che, stando vicino a persone positive, nonostante tutte le precauzioni del caso, sia difficile uscirne indenni. Ma non ci sono responsabilità per quanto accaduto».
I 22 positivi della Fenice si inseriscono all’interno del computo dei 9.710 casi attualmente attivi in tutta la provincia, con un nuovo boom di positivi: 359 in 24 ore. Si aggiorna anche il dato dei decessi, con la registrazione di dieci nuove morti, che fanno salire a 718 il totale delle vittime dall'inizio della pandemia. Mentre scendono i ricoveri ospedalieri: sono 549 (-5), di cui 60 in terapia intensiva (-1).
Infine, si arricchisce di un nuovo fronte la lotta al Covid nelle residenze per anziani, con un piccolo focolaio divampato all'interno della casa di riposo Ida Zuzzi di San Michele al Tagliamento.
Nella struttura si registrano 5 casi: 3 tra gli anziani e 2 tra gli operatori. Lo screening è stato completato lunedì e gli altri tamponi hanno tutti dato esito negativo. Il focolaio alla Ida Zuzzi si aggiunge a quelli attivi alla Residenza Riviera del Brenta di Dolo, all’Antica scuola dei battuti di Mestre, alla Contarini della Gazzera, alle Zitelle e a San Giobbe a Venezia, alla Stella Maris del Lido, alla Mariutto di Mirano, a Villa Fiorita e Villa Althea a Spinea, alla Relaxxi di Noale, alla Monumento ai caduti in guerra di San Donà e alla Don Moschetta di Caorle. —
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