Per due volte nell'arco di 10 giorni è stato trovato fuori casa senza alcun motivo e denunciato
VIGONZA. I nostri amici e conoscenti rischiano? E chi se ne importa. Le regole impongono di restare in isolamento domiciliare? Vale per gli altri e mai per noi stessi. Lui non ne voleva sapere di restare confinato tra le pareti domestiche benché positivo al Covid.
E così, per due due volte, a distanza di una decina di giorni, è stato beccato in giro nonostante l’obbligo (e non c’è discrezionalità in questo caso) di dover rimanere nella propria abitazione perché positivo al Covid 19 e, quindi, potenzialmente infettivo.
Ora la doppia denuncia è finita sul tavolo del pubblico ministero padovano Sergio Dini che ha aperto un’inchiesta. E G. R., il 55 enne vigontino che non è riuscito a rispettare la quarantena, si ritrova indagato per aver violato il provvedimento dell’autorità dettato da motivi di salute pubblica: si tratta di una serie di norme contenute nel Testo unico delle leggi sanitarie del 1934 che punisce chiunque non osservi l’ordine dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva.
IL 21 settembre scorso era stata riscontrata la positività al Covid del vigontino. E in paese la notizia si era subito diffusa. Pertanto quando è stato notato in un bar mentre sorseggiava tranquillamente uno spritz, incurante dell’obbligo di starsene a casa, la notizia è arrivata subito ai carabinieri che hanno fatto un sopralluogo sorprendendo G.R. al bar.
Passano neanche 10 giorni e la positivià resta. Con l’obbligo di rispettare la quarantena. Niente da fare: mancavano le sigarette e il richiamo è stato troppo forte. Così l’arrivo in tabaccheria non è passato inosservato. E pure in questo caso è scattato il controllo sociale con tanto di telefonate ai carabinieri per avvertire che un “positivo” se ne andava a spasso per il paese. Ora il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati. E l’indagine potrebbe chiudersi a breve già con una citazione a processo. —