«Mio padre diceva sempre: “Gli occhi sono una finestra sulla tua anima”. Non l’ho mai dimenticato. In nome di questa sua credenza, raramente lasciava che i suoi attori usassero gli occhiali da sole sul set. Pensava che i loro occhi comunicassero tutto. Ogni emozione». Tori Spelling, con una foto pubblicata su Instagram, ha preso i propri pensieri alla lontana, per arrivare con raziocinio a raccontare di quando, adolescente sul set di Beverly Hills 90210, è stata attaccata dai bulli di Internet. «Ho fatto tesoro di questo motto. Ho sempre guardato le persone negli occhi. Ho imparato a reggere gli sguardi, senza mai distogliere il mio. Ho insegnato ai miei bambini a mostrare rispetto alle persone e guardarle negli occhi mentre parlano», ha continuato l’attrice, raccontando di aver un tempo «odiato i miei occhi».
«Quando ho cominciato Beverly Hills 90210, a sedici anni, avevo scarsa autostima. Allora, i troll di Internet (e, sì, esistevano già) hanno cominciato a chiamarmi rana. Essere passata al microscopio da giovane donna nei suoi anni più formativi è stata dura. Ho passato anni a pregare i makeup artist di truccare i miei occhi così che apparissero più piccoli. Piangevo guardandomi allo specchio, seduta su una sedia alla postazione trucco», ha rivelato Tori Spelling, spiegando di aver capito solo con Scream 2 e una precisa copertina di Rolling Stones quanto «i miei occhi facessero la mia faccia».
L’attrice, che, per scelta precisa, è solita mostrare solo la metà del suo volto, ha voluto con ciò ricordare come «Il cyber bullismo esistesse allora ed esista oggi, peggiore di quanto non sia mai stato». «Chiunque mi chieda perché non mostro mai il mio viso per intero o mi rifiuti di guardare dritto nelle foto e nei video sappia perché ho fatto questa scelta. Anni di commenti dolorosi, ben peggiori di occhi di rana. Cose che non voglio ripetere per non dare loro energia. Ricordate solo», ha chiuso l’attrice, «Che non conoscete la persona di cui vi trovate a commentare il viso o il corpo. Quella persona non vi conosce. Ma la sua anima ricorderà per sempre quei commenti d’odio».
