Roberto Figazzolo, direttore artistico: «Ho cercato film che ci aiutassero a definire la nostra identità, come singoli e come comunità»
PAVIA. Guardarsi dentro per capire chi siamo, attraverso la mediazione rivelatrice del cinema. Non è solo una rassegna, ma anche un ciclo di incontri dedicati alla scoperta di sé l’edizione 2020-2021 di “Sguardi Puri”, in partenza la sera di mercoledì 21 ottobre al cinema “Politeama” di Pavia. «Quando ho dovuto stilare il programma – spiega Roberto Figazzolo, direttore artistico – ho deciso che volevo che ci fosse all’interno un rimando a ciò che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo in questi mesi. Non in maniera diretta, è chiaro, ma in maniera evocativa, come in trasparenza. Ho cominciato a ragionare sul periodo vissuto chiusi nelle nostre case, e ho preso coscienza del fatto che, non potendo guardare il mondo esterno, inevitabilmente abbiamo rivolto il nostro sguardo verso noi stessi, verso la nostra interiorità. Da qui il titolo “Allo specchio – riprendiamoci (la vita)”, con cui ho voluto riassumere il senso di una rassegna diversa da tutte quelle organizzate negli scorsi anni».
Con dieci film in cartellone, “Sguardi puri” esplora il tema della ricerca dell’identità in tutte le sue sfumature: «Identità è identità di territorio, identità di genere, identità di coscienza, identità personale. Identità è ciò che ci distingue l’uno dall’altro, ma che in certi casi ci accomuna anche. Per parlarne ho potuto attingere dalle tante pellicole presentate ai festival negli ultimi mesi ma mai uscite nei cinema».
Si apre mercoledì 21 ottobre con “Assandira” di Salvatore Mereu, tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Angioni con Gavino Ledda, Anna König, Marco Zucca, Corrado Giannetti e Samuele Mei, opera che ci porta in Sardegna per parlare di luoghi che ci scorrono nelle vene, di tradizioni e di consuetudini millenarie:
«Se con il primo film conosciamo il mondo dei pastori sardi – dice Figazzolo - mercoledì 28 ottobre ci spostiamo in Puglia con “Semina il vento” di Danilo Caputo, in cui invece si parla della coltivazione dell’ulivo e del desiderio di resistere in una terra per certi aspetti dimenticata. Il 4 novembre sarà la volta di “La vita nascosta” di Terrence Malick, con August Diehl nei panni dell’unico contadino austriaco contrario all’Anschluss, mentre l’11 novembre proietteremo “Siberia” di Abel Ferrara, un viaggio senza paura attraverso i meandri della mente».
Il 18 novembre si prosegue con “Undine – un amore per sempre”, pellicola romantica sulla costruzione di sé firmata da Christian Petzold, mentre il 25 novembre verrà proiettato “La casa dell’amore” di Luca Ferri, che ha per protagonista la transessuale Bianca Dolce Miele. Il 2 dicembre spazio a “Mai raramente a volte sempre” di Eliza Hittman (che racconta la coraggiosa storia di una diciassettenne americana rimasta incinta e decisa ad abortire) e il 9 dicembre a “Guida romantica ai posti perduti” di Giorgia Farina, con Clive Owen e Jasmine Trinca alla ricerca della serenità per le strade d’Europa. Ultimi due film in programma per questa prima parte sono il 16 dicembre “Il processo ai Chicago Seven” di Aaron Sorkin e il 23 dicembre “Il re di Staten Island” di Judd Apatow. —
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