I neroverdi, ancora senza vittorie dopo 4 turni, cedono 2-0 alla capolista. Recriminazioni per due episodi dubbi sullo 0-0
CITTADELLA – PORDENONE 2-0
CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero; Cassandro, Perticone, Camigliano, Benedetti; Proia (23′ st Pavan), Iori, Gargiulo; D’Urso (33′ st Vita); Tavernelli (33′ st Rosafio), Ogunseye (23′ st Cissè). A disp.: Kastrati, Adorni, Grillo, Donnarumma, Branca, Ghiringhelli, Mastroantonio, Awua. All. Venturato.
PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Vogliacco, Camporese, Barison, Falasco; Misuraca (15′ st Magnino), Calò (38′ st Pasa), Rossetti (1′ st Scavone); Ciurria (40′ st Zammarini); Musiolik (15′ st Butić), Diaw. A disp.: Bindi, Passador, Berra, Stefani, Secli, Bassoli, Chrzanowski. All. Tesser.
ARBITRO: Volpi di Arezzo. Assistenti: Pagliardini di Arezzo e Nuzzi di Valdarno. Quarto ufficiale Santoro di Messina.
MARCATORI: al 45′ Gargiulo; nella ripresa, al 9′ Tavernelli
NOTE: ammoniti Musiolik, Iori, Ogunseye, Barison. Angoli 6-7. Recupero: 0′. Spettatori 480, incasso 4.315 euro
CITTADELLA. Il Pordenone cercava la prima vittoria, è arrivata la prima sconfitta: è amaro il ritorno al Tombolato di Cittadella per Davide Diaw, che dopo tre gol in due partite deve assaporare, proprio sul campo che l’ha reso grande, l’acre sapore del primo stop con la maglia del Pordenone.
Per il bomber un match di generosità e sacrificio, contraddistinto però da una scarsa lucidità e numerosi, troppi falli in attacco. Nervosismo forse comprensibile. I ramarri così tornano a mani vuote dalla trasferta nello stadio della squadra che per anni è stata il “modello” più apprezzato dal presidente Lovisa, e che non per nulla rimane al comando del campionato di serie B, mentre i ramarri scendono al 15° posto, con 3 punti dopo quattro giornate.
Primo successo in carriera di mister Venturato contro Tesser, un ko che ci può stare per i neroverdi, contro una veterana della categoria, ma che brucia soprattutto per due episodi dubbi nel primo tempo: un gol – parso regolare – annullato a Musiolik e un sospetto rigore negato per fallo di mano di Ogunseye, per giunta ammonito poco prima. A questo punto diventa fondamentale trovare il primo successo sabato al Teghil (alle 14) contro la Reggina.
Tesser per l’occasione schiera l’artiglieria pesante, con il grande ex Diaw e appunto Musiolik – all’esordio da titolare – in attacco. I due “panzer”, rispettivamente 191 e 193 centimetri di altezza, sono supportati da Ciurria, mentre nella linea mediana a tre fa il suo debutto stagionale Misuraca, e si prende la fascia da capitano, rimpiazzando Magnino. Dietro Torna Vogliacco a destra al posto di Berra. In porta confermato Perisan.
Il Pordenone prova subito a “fare” la partita, costruendo dal basso, ma si scontra con la grande intensità e il pressing del Cittadella. Il polacco Musiolik si fa vedere nel primo quarto d’ora con un colpo di testa fuori misura, un bel rinvio aereo in difesa e un brutto intervento a centrocampo su Camigliano, in cui rimedia un giallo, rischiando parecchio.
La prima, vera occasione è però per Diaw, lanciato in profondità, che brucia tutti nello scatto ma se l’allunga troppo e Maniero, altro ex della partita, lo ferma in uscita disperata.
Si gioca a ritmi alti, il Cittadella cerca di far valere la propria qualità, i ramarri appena recuperano palla verticalizzano per i due arieti. Musiolik al 26 andrebbe anche a segno con un’incornata su azione d’angolo, anticipando ottimamente Maniaero, ma l’arbitro vede un fallo in attacco di Diaw, francamente molto dubbio. Anche il Cittadella ha un’occasione su una bella ripartenza, orchestrata da D’Urso con un grande lancio a innescare Tavernelli, il quale anticipa l’uscita di Perisan, ma il suo tocco sotto in diagonale è impreciso.
Non cambia comunque il tema tattico, con i padroni di casa che spingono e al 38’, ancora grazie a una bella giocata di D’Urso, vanno a un passo dal vantaggio: Perisan è attento sul guizzo ravvicinato di Gargiulo. Il quale si rifà a pochi istanti dal duplice fischio: discesa di Cassandro sulla destra, cross sul palo lontano per l’inserimento della mezz’ala, che prende il tempo a Misuraca sovrastandolo e il suo colpo di testa a incrociare è perfetto, Perisan scavalcato e palla nel sacco. Pordenone che recrimina per un fallo di mano al 36’ di Ogunseye, peraltro appena ammonito, su piazzato di Calò.
Nella ripresa i neroverdi si presentano con Scavone, debutto per lui, l posto di Rossetti, ma dopo pochi minuti arriva la seconda doccia fredda: punizione di Benedetti, Diaw libera l’area, la palla arriva dalle parti di Tavernelli, che controlla magnificamente e fredda Perisan con un bolide a mezz’altezza.
Al quarto d’ora ecco il consueto cambio di Tesser, fuori una punta, Musiolik, dentro l’altra, Butic. Ma poco dopo Perisan deve superarsi per deviare oltre la traversa un gran piazzato di Benedetti. I gol subiti a cavallo dei due tempi sembrano avere stordito il Pordenone, sempre più in balia dell’avversario.
E la formazione di Tesser non riesce più a organizzare un’efficace manovra offensiva. Sono anzi i subentrati Vita e Rosafio a sfiorare il terzo gol per i granata. Una trasferta da archiviare subito, insomma. Contro i calabresi dovrà essere un’altra storia.
RISULTATI (4/a giornata): Ascoli-Reggiana 2-1 Chievo-Brescia 1-0 Cittadella-Pordenone 2-0 Empoli-Spal 2-1 Frosinone-Entella 0-0 Pisa-Monza 1-1 Reggina-Cosenza 0-0 Venezia-Pescara 4-0 Vicenza-Salernitana 1-1 Lecce-Cremonese mercoledì 21 ottobre alle 19.
CLASSIFICA: Cittadella ed Empoli 10, Salernitana 8, Venezia, Frosinone e Chievo 7, Reggina 6, Reggiana, Cosenza, Brescia, Lecce e Ascoli 4, Monza, Spal, Pordenone, Entella e Pisa 3, Vicenza e Cremonese 2, Pescara 1.
PROSSIMO TURNO: Empoli-Pisa, Monza-Chievo, Pordenone-Reggina (sabato alle 14 a Lignano), Reggiana-Cittadella, Salernitana-Ascoli, Spal-Vicenza, Entella-Venezia, Pescara-Frosinone, Cosenza-Lecce, Cremonese-Brescia.
