ivrea. Eravamo in pieno lockdown quando sul web aveva fatto capolino il sito di e-commerce ComperAmi.
Ora, lo stesso sito - che inizialmente era dedicato solo a produttori locali di beni primari come pane, riso, vino - si è ampliato, accogliendo un ampio range di nuovi prodotti. «L’idea è partita perché da molti anni, assieme a un gruppo di lavoro, porto avanti la filosofia del pensare e agire locale - spiega Davide Vottero Reis, già fondatore di AmilAmi - filosofia che ho rincontrato anche quando sono entrato nel capitolo eporediese di Bni, che ha promosso il progetto ComperAmi».
Bni è un sistema di referenze nato negli Stati Uniti a metà anni ’80 e poi approdato in Italia, con il quale le imprese possono puntare ad aumentare il proprio fatturato: diversi imprenditori o liberi professionisti che oltre a promuovere la propria attività con il resto dei soci, si rivolgono ai soci stessi nel momento in cui necessitano di determinate professionalità. E in epoca di lockdown Vottero propone la creazione dell’e-commerce locale, da un lato per sopperire alla necessità del momento - cioè riuscire a far la spesa senza uscire di casa - e dall’altro per localizzare le risorse economiche il più possibile sul territorio. Insieme ai suoi colleghi Pier Blasotta, informatico e Valentina Gonella, grafica, hanno tirato su il portale ComperAMi. «All’inizio avevamo 7 produttori, tutti locali - spiega Vottero - ma ora abbiamo incrementato aprendoci a un filosofia un po’ diversa: se volevamo dare un range di scelta più vasto dovevamo per forza di cose introdurre prodotti che non sono prettamente locali, come gli alimenti per animali, la ferramenta, la profumeria. Ad essere locali sono peró i fornitori. Un discorso per disincentivare l’acquisto nei super mercati e centri commerciali, che quasi sempre sono grandi catene che non hanno interesse a reinvestire sul territorio». Ma gli 11 fornitori online portano 251 prodotti, dando quindi la possibilità di fare una vera e propria spesa. «Abbiamo deciso di consegnare con corriere e applichiamo un prezzo forfettario di tre euro per i clienti per il totale della spesa, non importa di quanti prodotti, mentre il corriere prende un euro ad ogni fornitore presente del carrello». I fornitori poi, pagano alla piattaforma 30 euro all’anno di servizi e 30 euro ogni dieci prodotti caricati». —
vanessa vidano.