IVREA. «Vi dirò cosa pensa una persona che ha appena subito un’aggressione dopo un turno da quasi nove ore: non è normale e pensare ad uno scenario peggiore di quello che è successo non aiuta».
Sono le parole con cui la giovane infermiera proveniente dal Biellese, che è stata aggredita mercoledì 14 da tre sconosciuti trovati ad armeggiare dentro la sua auto nel buio pesto del parcheggio di fronte al Lidl, ha commentato l’accaduto, denunciato dal sindacato Nursind in una lettera rivolta al sindaco, al commissariato e alla procura di Ivrea.
Nel suo racconto la cronaca si mischia alle emozioni del momento: «Erano le 23.30 se non più tardi perché sì, capita spesso e volentieri con questo lavoro di fare tardi, ma ero sollevata del fatto di andare finalmente a dormire e poter staccare per qualche ora la spina. Poi mi sono ritrovata tre individui di sesso maschile in macchina, ho visto solo tanti vetri a terra (mi avevano spaccato il finestrino) e mi è uscito solo un “Scusate ma che cazzo state facendo?”. Non ero arrabbiata, ero scioccata, mi sono passati mille pensieri per la testa ma ho subito chiamato le forze dell’ordine. Tremavo, due scappano mentre il terzo, seduto dietro, esce dalla macchina e mi viene incontro. Io ero paralizzata, non riuscivo né ad urlare né a scappare: mi spinge per terra in mezzo a tutti quei vetri. Ho sentito solo un rumore e poi un dolore lancinante alla pancia: non felice questo ragazzo mi ha tirato la bici addosso per poi scappare».
Alla fine se l’è cavata con cinque giorni di prognosi, ma sarebbe potuto accadere qualcosa di più grave. Il Nursind, negli anni, ha segnalato più volte episodi di microcriminalità nei parcheggi dell’area ex Foscale e di via Sant’Ulderico, dove i dipendenti dell’Asl, che staccano tardi, sono spesso costretti a lasciare auto e moto, vista la carenza di posti al piano di sopra. Un fenomeno che in passato era stato arginato, ma oggi sembra riprendere vigore. «Diverse sono le segnalazioni - scrive il segretario provinciale di Torino Giuseppe Summa nella lettera rivolta alle autorità - di tentativi di aggressioni fisiche o furti che riceviamo dai dipendenti che a fine turno si dirigono verso le proprie auto e siamo seriamente preoccupati che il fenomeno possa dilagare ulteriormente. Fra l’altro a facilitare le aggressioni segnaliamo la scarsa illuminazione pubblica e l’assenza di videosorveglianza».
Sono problemi che il commissariato e l’amministrazione comunale hanno ben presente. «Ci faremo girare la denuncia - spiega il vice questore Giorgio Pozza - e aumenteremo i controlli in zona». Nei giorni scorsi in quel parcheggio è stato rubato anche un borsello dentro un’auto.
Il problema dell’illuminazione pubblica, però, compete all’amministrazione comunale. «Sono fatti che non devono accadere - sottolinea il sindaco Sertoli -, ma per fortuna la vittima sta bene. Dare sicurezza a tutti i cittadini, inclusi i dipendenti dell’Asl, è una nostra priorità. Per questo controlleremo l’illuminazione pubblica e se la competenza di quel tratto è nostra, interverremo». —
