Bonaria Manca si è spenta sabato scorso a Viterbo (era nata il 10 luglio del 1925, a Orune). Conoscere Bonaria non significava solamente conoscere un’artista: era un privilegio. Prima che diventasse famosa, per vedere le sue opere occorreva andare a casa sua. Chi ha avuto questa fortuna condivide ricordi simili: offerta di pistoccheddus e di pane carasau con pecorino sardo. MA SOPRATTUTTO RICORDA occhi belli, attenti e sapienti, che soppesano e dirigono l’intenzione di entrare in un contatto umano profondo. … Continua
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