L’ex Udine e Mantova anticipa la sfida che gli divide il cuore. «Un regista che mi piace e coach Boniciolli è una garanzia»
UDINE. C’è un giocatore che osserverà Stings Mantova-Apu Old Wild West con uno sguardo particolare. Stiamo parlando del doppio ex Tommaso Raspino, che nelle ultime tre stagioni ha indossato le divise prima di Udine, poi di Mantova. A lui il compito di introdurre il match.
Domani le sue due ex squadre si sfidano. Sensazioni?
«Sono due squadre e due posti dove sono stato bene, ho apprezzato staff, compagni, pubblico e città. Guarderò la partita con un occhio particolare e una parte di cuore».
Il pronostico per Stings-Apu e gli uomini che potrebbero risolverla?
«Difficile fare pronostici, è troppo presto. A risolvere il match saranno le stelle delle due squadre: gli americani, ma cito anche Marco Giuri dell’Apu, un regista che a me piace tantissimo. Negli Stings occhio alla vecchia guardia, in particolare a Ghersetti».
Come giudica la nuova Apu Udine?
«Mi piace molto. Hanno fatto scelte di roster piuttosto intelligenti. Gli americani li conosco poco, però gli italiani sono di spessore e ci sono giovani di grande speranza. In più ci sono certezze come Boniciolli in panchina, tutto lo staff tecnico e il presidente Pedone. All’Apu faccio i complimenti per la squadra assemblata».
In estate si parlava con insistenza di un suo ritorno a Udine. Quanto è stato vicino a concretizzarlo?
«Ci siamo andati abbastanza vicino, ho pensato anch’io di poter tornare, ma c’è stato qualche problemino».
Al suo posto, a Mantova, per uno strano gioco del destino è arrivato l’ex capitano di Udine, Ricky Cortese.
«Nel mio ruolo è uno dei più forti del campionato, non mi stupisco lo abbiano preso».
Lei fu decisivo nel derby vinto a Trieste nell’aprile 2018. Ricorda quel canestro allo scadere su assist di Caupain?
«Non posso dimenticarlo. L’ho rivissuto da poco insieme a Benevelli, ora mio compagno all’Urania. Fu un momento emozionante, lo porterò sempre dentro di me». —