Martedì sera il titolare del Caffè Piazzetta 1870 è finito nel mirino di un gruppo di adolescenti, irritati da un rimprovero
VITTORIO VENETO. «Ti bruciamo il bar». Baby gang in azione martedì sera al caffè “Piazzetta 1870”, il locale proprio di fronte al comando dei vigili urbani, in pieno centro. «Basta, il Comune deve intervenire, altrimenti noi commercianti siamo costretti ad organizzarci da soli con le ronde». Non riesca a nascondere l’esasperazione il titolare del Caffè , preso in gestione solo dal febbraio scorso. Dopo le difficoltà del lockdown ora le minacce di minorenni scatenati. Lo scopo dei bulli è di provocare, per suscitare una reazione.
LO SCONTRO
È quanto è successo martedì sera al “Piazzetta 1870”. «Erano le 19», racconta il barista, «un gruppetto di cinque ragazzini, più o meno dai 17 anni in su, con fare spavaldo, si era seduto all’esterno della vicina pizzeria. In quel momento un cliente che stava uscendo dal locale, mi ha chiamato per nome. Io mi sono girato. È a quel punto che una ragazzina del gruppo ha iniziato a dirmi “pezzo di m…”, intimandomi di non guardarla. Io non stavo assolutamente guardando lei, ma il cliente che stava andando via». Infastidito dall’atteggiamento arrogante, l’esercente ha chiesto all’adolescente di usare toni diversi , l’ha invitata a comportarsi con un po’ di educazione, ma nella discussione si è inserito l’amico che le stava seduto a fianco. «Se non la smetti provvedo io a darti fuoco al locale» ha risposto rivolgendosi al barista, con l’aggiunta di una serie di epiteti ingiuriosi.
LA CHIAMATA AL 113
Il gestore ha chiamato i carabinieri, ma nel frattempo la baby gang era fuggita. Il gruppo di ragazzini è la solita banda che staziona attorno e dentro il Quadrilatero. «Martedì sera erano in cinque», racconta l’esercente, «ma di solito sono una ventina. Dalle prime ore del pomeriggio si assembrano davanti ai negozi del Quadrilatero o qui davanti al mio locale. Più volte ho fatto denuncia ai vigili urbani perché, di fronte al mio bar di notte, fanno i loro bisogni e al mattino sono costretto a pulire tutto. C’è un degrado unico, l’amministrazione comunale non si interessa. Ci dicono che se non succede qualcosa non possono intervenire». L’appello del commerciante non è dunque solo alle forze dell’ordine ma anche al vicino municipio.
«PRONTI A FARE LE RONDE»
«Viviamo una situazione insostenibile», spiega esasperato e preoccupato. «Prima che ci organizziamo in ronde per difenderci, è meglio che facciano qualcosa loro. Se non lo fanno, penseremo a organizzarci per difenderci e farci giustizia». Proprio nei giorni scorsi aveva chiesto misure energiche contro le baby gang la direttrice di Ascom, Antonella Secchi. Lo aveva fatto, dopo l’ennesimo sfogo di un commerciante, con una lettera inviata al sindaco e al comando dei carabinieri e polizia locale. «Scrivo nuovamente», si legge nella missiva, «facendo seguito a una mia segnalazione del 6 novembre 2019, in nome e per conto di negozianti, miei associati, che esercitano l’attività commerciale nel “Condominio Quadrilatero” di Vittorio Veneto. Lamentano una recrudescenza della grave situazione di insostenibile degrado dovuta ad assembramenti di giovani che impedisce un pacifico esercizio della loro attività». Secchi conclude dicendo che «la situazione, ampiamente degenerata, abbisogna quanto prima di essere risolta, anche per il decoro cittadino». —
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