CODROIPO. Bagarre a Consiglio iniziato sull’uso corretto dei dispositivi di protezione personale: la minoranza è uscita dall’aula e ha chiamato le forze dell’ordine, ma il sindaco Fabio Marchetti ha ritenuto di continuare i lavori alla presenza della maggioranza e degli unici due consiglieri di minoranza rimasti.
La questione delle mascherine non è nuova all’assemblea codroipese. Già alcune sedute fa al Palazzetto dello sport, dove il consiglio si riunisce per garantire il necessario distanziamento, la consigliera Carla Comisso del gruppo di minoranza Progetto Codroipo aveva osservato che alcuni consiglieri di maggioranza e il segretario comunale non indossavano correttamente la mascherina. In quella occasione il sindaco aveva imposto il rispetto delle norme e i lavori erano continuati regolarmente.
Nella sera di mercoledì 30 settembre, invece, la discussione è degenerata. Con il “naso fuori”, come ha fatto notare la stessa consigliera, c’erano l’assessore Graziano Ganzit e il consigliere dello stesso gruppo Anthony Santelia (Codroipo nel cuore). A Ganzit, inoltre, ha rimproverato gli interventi sui social dove il virus veniva sminuito. Il sindaco ha chiesto spiegazioni e loro hanno motivato tale comportamento con problemi personali di salute asserendo che la distanza tra i partecipanti al Consiglio era comunque superiore al metro. Per questo motivo Marchetti ha invitato a proseguire il lavori.
Ma la Comisso ha insistito nel rispetto della norma e altri consiglieri di minoranza si sono uniti alla protesta. Ne è sorta una lite, dopo di che sono usciti dall’aula Fiammetta Montanari, Gabriele Giavedoni, Giacomo Trevisan, la stessa Comisso e Giorgio Turcati. Il consigliere Maurizio Chiarcossi è invece rimasto dentro assieme a Santelia e ha precisato di essere solidale con i colleghi usciti ma che ha preferito seguire i lavori perché alcuni argomenti lo interessavano particolarmente.
Critico il consigliere e capogruppo di maggioranza Bruno Di Natale nei confronti della scelta dell’opposizione dicendosi d’accordo con il seguire le regole, ma senza esagerazioni. Marchetti ha quindi stigmatizzato i consiglieri che hanno scelto di non partecipare all’assemblea ritenendo che abbiano esagerato con offese personali e che a suo parere farebbero bene a devolvere il gettone di presenza. I consiglieri usciti avevano poi interpellato il comandante dei carabinieri presente in aula in borghese, il quale ha assicurato una relazione sull’accaduto.