VIAREGGIO. Un vero e proprio incubo. Non si può definire altro la convivenza forzata di una copia di coniugi in via di separazione, ma costretti a dividere la stessa abitazione per necessità economiche. Un incubo al quale la donna, madre di un minore, ha deciso di porre fine dopo l’ennesima serie di violenze. La chiamata al 113 - numero di emergenza della polizia di Stato - e la successiva denuncia hanno portato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca ad emettere una ordinanza di misura cautelare con la quale al marito è vietato avvicinarsi alla ex moglie ed al minore del quale è il padre. «Con l’avvertenza», si legge nel comunicato diffuso dalla polizia di Stato del commissariato di Viareggio, «che in caso di inosservanza la misura sarà il carcere».
Nel raccogliere la denuncia della donna i poliziotti sono inorriditi di fronte alla serie di violenze che la signora poneva alla loro attenzione, una dietro l’altra. Tutto è iniziato nel 2018, quando la donna ha informato il coniuge di volersi separare giudizialmente. «Da quel momento», continua la ricostruzione degli inquirenti, «i litigi sono diventati sempre più frequenti ed il comportamento dell’uomo ha generato nei confronti della donna, e spesso in presenza del minore, una serie di atti vessatori che hanno portato ad una serie di privazioni, sofferenze, umiliazioni, incompatibili con una normale condizione di vita». Sintesi inevitabile che porta dritti tra quelle mura domestiche che per la donna si erano trasformate in un inferno.
Fino a quando le vessazioni e la violenza dell’uomo hanno toccato l’inimmaginabile: «L’apoteosi del brutale comportamento», continua la nota della polizia di Stato, «si è verificata nel periodo delle stringenti misure per il Covid-19», quando l’uomo si è spinto fino a «sporcare lo spazzolino da denti della donna con delle feci».
Come se non bastasse, alla violenza psicologica è tornata ad aggiungersi quella fisica: «La donna, in occasione di un ulteriore episodio di violenza ha chiamato il 113». A quel punto il personale del commissariato ha ricostruito «il quadro storico dei reati di maltrattamento, violenza privata e lesioni», dato che la donna aveva riportato «traumi agli arti superiori ed al bacino». Subito è stata informata la Procura della Repubblica di Lucca che ha disposto immediatamente l’allontanamento dell’uomo. Una storia che racconta come sia fondamentale «superare le barriere della “paura” prima che le situazioni degenerino ulteriormente».
