A metà tra un dramma famigliare e una commedia grottesca, Lacci, il film di Daniele Luchetti che ha aperto la 77° Mostra del Cinema di Venezia, arriva finalmente al cinema dal 30 settembre. Ispirato all’omonimo romanzo di Domenico Starnone, racconta la storia di Vanda e Aldo, una coppia sposata con due figli che entra in crisi quando lui confessa un tradimento. Lo schema, che al cinema e in letteratura è sempre pressoché lo stesso – con lui che viene cacciato di casa e implora il perdono della consorte – qui viene, però, completamente ribaltato.
È vero che Aldo viene cacciato di casa, ma anche che non ha alcun interesse né a ricucire il rapporto con la moglie né a passare del tempo con i figli. A trionfare in lui è soprattutto un’altissima opinione di sé stesso e una sorta di temperamento passivo-aggressivo che riesce a fargli ottenere tutto ciò che vuole. Vanda, interpretata da una straordinaria Alba Rohrwacher, cade nel tranello e cerca in tutti i modi di attirare la sua attenzione fino a proporgli di passare con un colpo di spugna la sua colpa e di fare finta di niente. Per tutto il film assistiamo a un corollario di frasi non dette e azioni non fatte che portano lo spettatore a pensare a come sarebbe stata la vita della coppia se le cose fossero andate diversamente.
https://www.youtube.com/watch?v=KhkHymapH00&t=2sI fantasmi del passato, uniti alla frustrazione e alla vendetta famigliare, si intrecciano in un legame che dà, appunto, il titolo all’opera, Lacci, e che stringe i protagonisti da un filo invisibile che li vede intrappolati in una routine dalla quale vorrebbero scappare. Il cast, sorretto da attori di prima caratura come Luigi Lo Cascio, Alba Rohrwacher, Silvio Orlando, Laura Morante, Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini, esprime al meglio quelle contraddizioni tipiche dei quadri più dolorosi che Luchetti traspone in maniera così decisa dalla pagina allo schermo. Al cinema dal 30 settembre.