Castellina, Davide Perrotti in lacrime per la scomparsa di Fabio: «È sempre rimasto in coma». La cugina Bruna Iannelli: «Viveva per sua figlia di otto anni»
CASTELLINA. «Mio fratello era una persona stupenda e un padre esemplare. È terribile: da quel giorno non aveva più ripreso conoscenza ed è sempre rimasto in coma all’ospedale di Cisanello. Siamo distrutti». È in lacrime Davide Perrotti, il fratello minore di Fabio, il viticoltore di 35 anni che giovedì 17 settembre, purtroppo, è morto dopo due mesi di agonia nel reparto grandi ustioni di Pisa a causa delle gravissimo ustioni provocate dall’esplosione del garage della sua villetta di via Aia Vecchia, alle Badie di Castellina Marittima, dove abitava con i genitori e il fratello e all’interno della quale, quel maledetto pomeriggio di mezza estate, stava preparando il forno per le pizze da cucinare la sera stessa. Prima dell’esplosione che ha cambiato, per sempre, l’esistenza della loro bellissima famiglia.
«Mio fratello era un bravissimo ragazzo», dice ancora il fratello in lacrime, distrutto per il terribile lutto. Lui in quel momento non era in casa, ma al lavoro, ed è rientrato appena in tempo per vedere Davide, mentre veniva soccorso sul Pegaso, atterrato in un campo vicino alla loro abitazione a due passi dall’autostrada A12, a pochi chilometri dal casello di Rosignano.
Anche la cugina del padre Mario Perrotti, l’imprenditrice Bruna Iannelli, è distrutta: «Viveva per la figlia di otto, quando usciva dal lavoro andava subito da lei. Erano sempre in giro, molto attaccati. La bimba era affezionata a lui, allo zio e ai nonni. Una tragedia incredibile».
Bruna, titolare dell’agriturismo Nonna Emma a poca distanza dalla villetta di via Aia Vecchia, aveva sentito come tutti quel giorno la terribile deflagrazione, vedendo la colonna di fumo nero sprigionarsi dalla casa della famiglia di Castellina. «È stata come una bomba – aveva raccontato il giorno dopo al Tirreno – e ho sentito due forti botti. I vetri hanno tremato, poi ho visto il fumo nero salire dall’abitazione. Stavo aspettando gli ospiti, sono scesa giù appena possibile, poi ho parlato con mio cugino». «Una famiglia perbene, bravissime persone», conclude l’albergatrice.
Fabio, che si era separato dalla moglie, era rimasto sempre in buonissimi rapporti con l’ex coniuge e appena poteva andava a trovare lei e la loro figlioletta di otto anni a Rosignano, dove si erano trasferite. Su Facebook pubblicava sempre bellissime foto di loro due insieme, in macchina o al mare. Ricordi di vacanze, tanti momenti passati insieme. «Erano uniti, la bimba era tanto affezionata a lui», dicono i parenti. Nei prossimi giorni i tanti amici di Fabio potranno dargli l’ultimo saluto. Fino a ieri pomeriggio il funerale non era ancora stato fissato e la salma era stata trasferita all’obitorio di Santa Chiara, sempre a Pisa. —