GOVERNOLO. Falsa partenza Governolese. Un avvio di confronto in titubante ambasce dal lato rossoblu poteva sopire ambizioni e progetti, fomentando invece una reazione di impatto apprezzabile, sino alla profusione dello sforzo potenzialmente massimale per ritrovare gli equilibri nella contesa, soffocato da una nuova disattenzione rivelatasi determinante. Sintesi estrema del ritrovato pallone a rotolare sul prato del Pietro Vicini di Govenolo, con annesso e regolamentato abbraccio popolare.
Nemmeno il tempo di osservare i contorni delle figure umane ai bordi del “Vicini” ed è già tempo di sobbalzi: Vitruk si lascia scavalcare da un tracciante in profondità sulla sinistra, generando un calcio piazzato da sinistra che, l’ex Pasini tramuta in suggerimento nel cuore dell’area per la deviazione aerea di Guatta, sovvenzionato da immobilismo difensivo avversario. Sono trascorsi 120 secondi e, qualche segnale di allerta si accende attorno al vascello. Reagire è questione di orgoglio e pure di necessità. La volontà locale cozza con la realtà perché uno varco troppo ampio nel cuore centrale della linea difensiva porta Porro al destro velenoso, disattivato da Loschi con gli arti inferiori. Troppo timida per essere reale, la Governolese rompe gli indugi e rimette in parità la questione: traversone di Vitruk, trattenuta su Borghi e calcio di rigore, eseguito con la sicurezza di una sentenza dal numero 9 locale. Il tentativo di mantenere l’equilibrio della situazione, appare palese, specie da parte rossoblu che si affida a Loschi con volo determinante per togliere dall’incrocio dei pali un calcio piazzato siderale di Patuzzo al minuto 26, prima di inciampare in nuova incertezza, con Porro che beffa Lonighi, partendo da sinistra e scaricando il destro che impatta sulla figura di Magliano e rotola oltre Loschi al minuto 34.
Al rientro in campo, la formazione di Fattori vorrebbe cingere d’assedio l’area dell’ex Rufo e, lo fa con convinzione, con doppia occasione per Kadric prima e Xeka poi, entrambi disattivati dai riflessi del numero 1 bresciano fra il minuto 2 ed il minuto 5, che vanifica gli ottimi suggerimenti di Rigon prima e Nouhi poi. Quando il Carpenedolo pare calare nel proprio ardore, una fiammata dal nulla bresciano del momento chiude i giochi: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Panina trova il destro che sorprende Loschi e carambola in rete per il tris definitivo degli uomini di Novazzi. Sipario sulla contesa. Intanto ieri il difensore Matteo Lonighi ha deciso di lasciare i Pirati.
