Si chiude a zero il girone d’andata, non bastano dieci minuti di ottima applicazione difensiva. Martedì prossimo la rivincita al Palaverde
TRENTO. Si chiude a quota zero la fase d’andata del Girone C di Supercoppa per la De’ Longhi che resta mestamente a fondo classifica.
Nemmeno tra le montagne del Trentino i biancocelesti riescono a cogliere la prima vittoria del torneo di precampionato a dispetto di un eccellente secondo quarto. Come una rondine non fa primavera, non bastano dieci minuti di ottima applicazione difensiva per poter guadagnare il referto rosa e coach Menetti, pur raccogliendo qualche positivo segnale dai suoi, deve ancora una volta annotare errori marchiani che condizionano il risultato.
Un dato ormai è certo: per poter sperare di vincere una partita Tvb non può prescindere dal lavoro in retroguardia sulle linee di passaggio e da una bassa percentuale da 3 punti da parte dell’avversaria di turno.
Non è un caso infatti che il momento di massimo splendore cestistico per Imbrò e compagni si riconduca ad un primo tempo un cui la Dolomiti Energia si esprime dall’arco con un pessimo 1/15 mentre il tarantolato Mekowulu ben assistito per una volta da Russell, Logan e persino Cheese invola Treviso sul +13 (33-46).
Merito come già detto di un diverso approccio, di maggiore concentrazione e di una rapida transizione che consente di puntare al ferro in situazioni di superiorità o di aprire spazio per i tiratori. L’incoraggiante segnale dell’imperioso 30-9 che contraddistingue il secondo quarto non è purtroppo replicato con uguale efficacia negli altri parziali.
Perché se all’inizio l’Aquila cerca le lunghe leve di Pascolo che fanno la differenza sia nel pitturato che dalla media, nella ripresa si scatena Gary Browne. Il play-guardia Usa guadagna liberi a ripetizione caricando di falli qualunque marcatore biancoceleste e, appena ha mezzo metro di spazio, bombarda la retina da lontano. Venti punti tondi dell’ex Darussafaka consento ai padroni di casa di rimontare dal -9 (51-60, tripla di Carroll) sino al -2 (69-71).
L’ultimo sussulto di Tvb è costituito da un tap-in di Akele e da un libero di Imbrò prima che Morgan e Sanders si uniscano al festival del tiro pesante bianconero, un 8/9 nella ripresa cui si oppone il solitario Mekowulu. Quando anche il nigeriano alza bandiera bianca per stanchezza non vi sono alternative per Menetti: Carroll spadella anche a causa della difesa asfissiante dei trentini, Russell si incarta in penetrazione mentre Logan, tenuto in naftalina dopo aver sbagliato l’impossibile nel terzo quarto, è un fantasma.
Il 91-79 conclusivo può apparire una punizione eccessivamente pesante per una De’ Longhi che comunque per una ventina di minuti ha giocato all’arrembaggio.
La sconfitta non è giustificabile ovviamente con l’occasionale assenza di Chillo, in panchina a riposo per un dolore alle costole, visto e considerato che l’Aquila ha dovuto rinunciare nell’occasione agli infortunati Conti e Maye ed a Kelvin Martin, fermo precauzionalmente per quarantena.
Il coraggio dimostrato da Vittorio Bartoli, la conferma della solidità di Mekowulu, i primi progressi offensivi di Russell, l’ordinata regia di Imbrò sono i punti da cui Tvb deve ripartire. Già martedì al Palaverde, nuovamente contro Trento, si attende un ulteriore passo in avanti da parte dei biancocelesti, sperando che queste amichevoli mascherate da partite ufficiali possano davvero permettere di preparare in maniera adeguata la squadra al debutto in stagione regolare. —