Presentato ieri a Udine il ricco progetto culturale “I cieli e le terre di Tiepolo. Il settecento a Udine e in Friuli Venezia Giulia” dedicato a Giambattista Tiepolo, a cura di Itineraria, in occasione dei 250 anni dalla morte dell’artista. Il progetto è itinerante, comprende dodici tappe, di cui sei fuori Udine, accorpa più realtà culturali, le interseca anche alla musica e all’enogastronomia. Molte le sedi sul territorio che accoglieranno l’evento: Udine, San Daniele del Friuli, Passariano di Codroipo con Villa Manin, Tolmezzo, San Vito al Tagliamento, Gorizia e Trieste.
Le date sono legate all’anno delle celebrazioni: dal 5 settembre al 5 dicembre dodici incontri, che si aprono a Udine, con un tour culturale in Duomo, e si chiudono in città, nell’Oratorio della Purità.
Ieri mattina nel Salone del Popolo a Palazzo D’Aronco sono intervenuti a presentare tale progetto: l’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot, Maria Paola Frattolin, presidente di Itineraria, Maria Cristina Cigolotti, presidente delle Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia, e il giornalista Paolo Medeossi. «Tiepolo rappresenta un vertice alto di internazionalità della nostra città – ha esordito l’assessore comunale alla Cultura – e questa iniziativa è una delle più significative per celebrare l’anniversario».
Maria Paola Frattolin ha illustrato tutti i punti del ricco calendario di appuntamenti che vogliono essere un approfondimento legato all’intero Settecento. «Il Friuli, un fazzoletto di terra rispetto al mondo – ci racconta la presidente di Itineraria – reca incisi su di sé molti contenuti storici. Per questo noi di Itineraria, dal 1993, portiamo avanti progetti culturali che raccontano l’arte e la cultura in tutte le sfaccettature. Così, in questo tour itinerante, verrà descritta, grazie ai contributi degli esperti, la storia eterogenea del contesto in cui Giambattista Tiepolo, e poi suo figlio, si sono trovati a lavorare». «Non dimentichiamo – continua – che il Settecento è il secolo rappresentativo del tramonto del patriziato veneziano; è il momento in cui si cancella il Patriarcato di Aquileia». «Le nostre iniziative sono poi collegate – conclude Frattolin – all’intreccio tra saperi e sapori; questa terra ha eccellenze enogastronomiche e la proposta di “I cieli e le terre di Tiepolo” offre anche momenti di convivialità».
Maria Cristina Cigolotti, presidente delle Donne del Vino Fvg, è intervenuta raccontando la sua idea di turismo contemporaneo. «Bisogna mettere insieme le forze – racconta – e operare sinergie. Il turismo culturale è anche esperenziale. Il Friuli non è solo un’aula a cielo aperto, ma anche un ristorante a cielo aperto». Paolo Medeossi ha chiuso gli interventi definendo il Settecento «struggente e drammatico». «È il tempo di Tiepolo, ma anche di Goldoni e Casanova, tutti e tre passati per Udine». Il giornalista ha ricordato anche l’indimenticabile mostra del 1971 di Villa Manin dedicata all’artista e il ruolo dell’allora direttore Aldo Rizzi. L’intero progetto ha il pregio dell’estrema varietà di voci e contributi scientifici. Sponsor dell’iniziativa la Regione, il Comune di Udine e la Fondazione Friuli. Molti i patrocini e le collaborazioni. Numerose le aziende vinicole coinvolte.
Si comincia domani, sabato con il “Barocco tra conoscenza e meraviglia”, alle 17, in Duomo, con un incontro d’arte e visita guidata alla Cattedrale, per illustrare le opere del Dorigny, Torretti e Tiepolo. Interverrà Paolo Marchetti, antiquario della Galleria d’Arte Marchetti. Sabato 12 “Giambattista Tiepolo. Il cielo in terra”,alle 16, al Palazzo Patriarcale di Udine; il 19, sempre alle 16, è la volta della “collezione dei Civici Musei, acquisizioni e mecenatismo” ai Civici Musei di Udine del Castello con gli storici dell’arte Linda Borean e Gilberto Ganzer; “Tiepolo: tre bozzetti per un progetto. Giusto Fontanini: un benefattore di straordinaria erudizione” il 26 alle 15.30 a San Daniele (Loggia Biblioteca Guarneriana). A ottobre: il 3, alle 15.30, “San Vito al Tagliamento, libera Comunità e Feudo degli ultimi Patriarchi di Aquileia” a San Vito al Tagliamento (Chiesa del Monastero della Visitazione); il 10, alle 15.30, “I Manin: Il bello negli occhi. Arte e industria nel Settecento” a villa Manin; il 17, alle 17, “Artisti, imprenditori e mecenati nella Udine illuminata del Settecento” presso la fontana di Piazza San Giacomo a Udine; il 24, alle 15.30, “Dall’artigianato allindustria. La rivoluzione di una mente visionaria” a Tolmezzo (Museo carnico delle arti popolari).
A novembre: il 7, alle 15.30, “Il Settecento illuminato di Gorizia: da fortezza a crocevia di culture” a Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia; il 14, alle 1, al civico museo sartorio di Trieste “Giambattista Tiepolo nelle collezioni del Museo Sartorio”; il 21, alle 16 al Palazzo del Torso di Udine “Tiepolo: seguaci ed epigoni”. Infine, il 5 dicembre, alle 16, all’Oratorio della purità di Udine “I Tiepolo nell’ultima opera udinese: il teatro diviene luogo di preghiera”.
Tutti gli incontri terminano con la presentazione di un vino. E ci saranno anche dei concerti. Per informazioni e prenotazioni, www.itinerariafvg.it. Obbligatoria la prenotazione. —
