PISA. Per tre volte si è presentata al pronto soccorso di Cisanello. Le prime due è stata visitata e rimandata a casa. La terza è passata dalle stanze al piano terra dell’edificio 31 alla rianimazione dove i medici non sono riusciti a tenerla in vita.
Una morte improvvisa che si è trasformata in una denuncia presentata dalla mamma e dalla sorella della vittima. Un’iniziativa che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di un medico del pronto soccorso accusato di omicidio colposo.
Aveva 29 anni Giusy Ietro, originaria di Fucecchio e da un mese circa domiciliata a Pisa dove si era trasferita per cercare un lavoro e una stabilità inseguita da tempo.
Cosa è successo e perché per due volte Giusy, nonostante lamentasse un problema alla mano sinistra, è stata rimandata a casa, è il tema centrale dell’invocazione alla verità dei familiari alla Procura. Il quesito riguarda anche se è stato fatto tutto quello che era necessario fare per capire cosa era in atto nel suo organismo fino a provocarne un arresto cardiaco.
La vicenda risale al mese di agosto. Giusy Ietro va al pronto soccorso per un problema a un mano che la preoccupa. «Non sento più la sensibilità» è il problema segnalato al personale sanitario. Viene visitata e senza riscontrare patologie particolari il medico le firma il foglio per farla tornare a casa.
Il 21 agosto la 29enne torna di nuovo a Cisanello e sempre per lo stesso malessere che non passa e, anzi, sembra aumentare. E anche quel giorno l’esito dei controlli si conclude con un ritorno al domicilio. È il 22 agosto quando arriva il terzo e ultimo accesso al pronto soccorso. La situazione si è aggravata in maniera evidente. Il trasferimento in rianimazione è un disperato tentativo di modificare un quadro clinico compromesso e ormai irreversibile. Giusy Ietro muore nel giro di poche ore. Uno choc per i familiari che ora vogliono sapere se una diagnosi accurata, precedente al terzo accesso al pronto soccorso, avrebbe potuto anticipare o evitare il decesso iniziando le cure più opportune.
Il sostituto procuratore Sisto Restuccia ha nominato il medico legale Lorenzo D’Antonio per l’autopsia in programma stamani all’ospedale di Lucca. Il medico indagato è assistito dall’avvocato Patrizio Pugliese che ha nominato la dottoressa Chiara Toni come consulente. Mamma e sorella sono assistite dall’avvocato Alessio Bianchini e il consulente delle parti offese è il dottor Roberto Martini. Entro 60-90 giorni il medico legale incaricato dalla Procura consegnerà la relazione sulla sequenza delle visite fatte alla 29enne e sui contenuti degli accertamenti disponibili nella cartella clinica della giovane.
