I commercianti del tratto finale di via Taglio, quello che si conclude in largo San Giorgio con la chiesa e via Farini e piazza Roma ai lati, sono esasperati e non hanno timore a dirlo. Da troppo tempo, questo il succo delle loro rimostranze, alcune “bande” di ragazzini soprattutto minorenni farebbero giochi pericolosi nella zona sul far della sera.
«Dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata - spiega chi ogni mattina si ritrova qui a far salire la saracinesca nonostante tutto - tanti minorenni sfrecciano in due e spesso controsenso lungo via Taglio e ogni secondo si rischiano incidenti. Tra l’altro se protesti in molti casi questi ragazzi, italiani e non, si rivoltano e ti prendono a male parole. Non avendo quasi mai 18 anni si sentono intoccabili, ma che succede se qualcuno di noi esasperati si arrabbia?».
Insomma la temperatura parrebbe arrivata a un livello d’emergenza e secondo i commercianti servirebbero più controlli.
«In piazza Roma - spiega Riccardo Sala, titolare del bar Taglio - la polizia locale c’è e ogni tanto passa di qui, ma potrebbe farlo più spesso anche se questi ragazzi quando vedono da lontano le divise, chissà come spariscono dalla circolazione. La situazione potrebbe cambiare presto in peggio, stiamo attenti, perché con i monopattini sono davvero pericolosi e poi questi ragazzi rispondono rivoltandosi se tu osi invitarli al rispetto delle regole».
Ovviamente non tutti i giovani sono così e la stragrande maggioranza di loro si diverte in sicurezza e rispettando le regole, qui nel salotto “buono” della città.
«Certamente - continua il barista - ci sono minorenni e minorenni: mio figlio Lorenzo, a esempio, si alza tutte le mattine alle 6 e mi dà una mano qua nel bar mentre studia. Ma stiamo attenti perché qui di fronte l’altro giorno un monopattino ha investito il signor Sauro, il titolare del negozio Tango».
Bastano pochi passi in direzione del ristorante Aurora, con tavolini in via Taglio sul retro della chiesa di San Giorgio per trovare le medesime parole: «Da me a volte si siedono senza permesso - dice il titolare Renato Alfarano - e quando passano i vigili questi ragazzi, che sono furbi, non ci sono mai. Non rispettano mai le regole e mi chiedo se i loro genitori sappiano di questi comportamenti: ai miei tempi se un vigile avesse suonato a casa i miei genitori non me l’avrebbero fatta passare liscia».
Stessa storia in ognuno dei negozi, con commessi e titolari che vedono come un incubo l’arrivo delle ore serali.
«Questi ragazzi - dice Michele Lipparini della tabaccheria lungo la strada - pensano di essere cowboy del far west che si muovono in bande, ma la situazione è già diventata piuttosto invivibile. Con me non se la prendono molto perché sono grande e grosso, ma essendo spesso alti nonostante la giovane età riescono a intimorire anziani e commesse. Occorre che l’amministrazione capisca che qui di giorno tutto funziona, ma di sera la situazione cambia eccome». —