PADOVA. Il 14 settembre si rischia il caos. E da Palazzo Moroni parte l’appello ai genitori padovani: «Non accompagnate i bambini a scuola in macchina, ma usate la bici o andate a piedi». Insomma una mobilità alternativa, considerando anche i problemi che potrebbe avere il trasporto pubblico con la capienza limitata all’80%. Il timore è quello dell’assalto di auto, anche per questo alcune scuole, a partire dall’elementare Manin di via Tre Garofani, chiederanno di chiudere al traffico la strada davanti l’istituto.
L’appello ai genitori «Tutti devono avere la consapevolezza che se ci muoviamo tutti in auto vuol dire che non ci muoviamo più», ragiona l’assessora alla scuola Cristina Piva. Il timore dell’amministrazione è quello di una mattinata di caos traffic oper il 14 settembre. Un’eventualità che potrebbe ripetersi nei giorni successivi.
Per questo il settore viabilità è già allertato da diversi giorni, così come il comando della polizia locale che sta predisponendo dei servizi speciali proprio per il giorno di apertura delle scuole. A confrontarsi sul tema con l’assessora Piva ci sono i colleghi alla mobilità Andrea Ragona e all’ambiente Chiara Gallani. «Il mio appello –prosegue Piva – è ad utilizzare bici oppure andare a piedi. E chi proprio arriva da lontano potrebbe lasciare l’auto ai parcheggi scambiatori e usare il tram».
Potenziare il Pedibus Primo giorno a parte, Chiara Gallani allarga lo sguardo a tutto un anno scolastico che si annuncia difficile. È state lei a promuovere l’idea di dare maggiori spazi davanti alle scuole chiudendo al traffico alcune strade, in modo da evitare assembramenti. La prima scuola ad aderire è stata la Manin, ma altre ne arriveranno nel corso dell’anno.
«C’è un rischio concreto di ritorno al mezzo privato dopo che per tanti anni abbiamo portato avanti esperienze innovative – ragiona Gallani – Per questo cercheremo di potenziare pedibus e bicibus. Proprio alla Manin lo scorso anno sono state attivate cinque nuove linee». I genitori che portano a turno i figli a piedi a scuola, dunque: così si potrebbe buona parte dei problemi della mobilità scolastica. Anche liberando i piazzali oggi utilizzati come parcheggio: è la richiesta della media Galilei in via della Biscia. E altre ne arriveranno. —
