BUROLO
Sarà il concerto del duo Bandini-Chiacchiaretta, sabato 5, alle 21, a Burolo, nel cortile di Villa Pasta (Castello Basso), organizzato dall’associazione culturale Il Timbro, in collaborazione con il Comune, a siglare il debutto della quarta edizione de I concerti lungo la Via Francigena.
Giampaolo Bandini alla chitarra e Cesare Chiacchiaretta al bandoneòn proporranno lo spettacolo Nubes de Buenos Aires, dedicato al tango. «Si tratta – spiegano le note di sala - di un itinerario nelle sonorità e nei ritmi argentini con musiche di Piazzolla, Pujol e altri maestri della medesima scena musicale. L’alchimia timbrica ed evocativa, il bilanciamento sonoro, la tensione ritmica e l’afflato malinconico di questi due strumenti sono congeniali non solo alla musica argentina ma anche alla peculiare interpretazione che ne diede Piazzolla. Il compositore argentino a partire dagli anni Settanta si dedicò alla scrittura di pezzi per e con chitarra classica, cordofono migratorio per antonomasia che nel tango scopre una sua nuova identità, così diversa da quella prettamente iberica; altrettanto accade al bandoneón, che dalle origini tedesche ottocentesche, una volta giunto in Argentina diventa quintessenza delle orchestre di tango».
«Grazie alla Pro loco di Burolo e alla Comunità Artaban, -tiene a ricordare il maestro Stefano Musso, direttore artistico della rassegna itinerante - prima del concerto, alle 19, saranno aperti i giardini del Castello Basso, ove si terrà una merenda sinoira con i prodotti della Cascina dell’Allaas e della Cantina della Serra di Piverone». Prezzo, 10 euro; prenotazione ad associazioneiltimbro@gmail.com o 347.0384687. «Con i Concerti lungo la Via Francigena – conclude Musso - Il Timbro intende diffondere e facilitare l’ascolto della musica “colta”, ricercando costantemente nuove fasce di pubblico cui farne apprezzare la bellezza. Senza rinunciare ad artisti di primo piano, a programmi modellati su ogni situazione, a collaborare con le realtà locali per la valorizzazione di luoghi storici e a gustare le delizie enogastronomiche canavesane». —
FRANCO FARNÈ
