Arrivati i verbali dopo le proteste dei residenti. Ma il posto è un problema per tutti, a partire dai pazienti
IVREA. Alla fine sono arrivate le multe. La faida tra i residenti di via Marsala, che spesso si trovano il passaggio bloccato, e alcuni motociclisti, che parcheggiano fuori dagli stalli consentiti, è finita con un bel verbale. E dire che la polizia locale di Ivrea ha cercato di mediare. «Abbiamo provato a fare opera di persuasione – ha spiegato il comandante Alberto Pizzocaro –, senza risultati purtroppo. Gli interventi di questi giorni sono stati doverosi». Ma un operatore socio sanitario che lavora in ospedale si è sfogato su Facebook: «Siamo tutta gente che lavora e non ha senso parcheggiare in piazza del Mercato, con il rischio di trovarne due».
E in effetti è un problema annoso, atavico. Per parcheggiare in piazza della Credenza proprio non c’è spazio. «Parliamo di un ospedale costruito su un nosocomio del 1700, sul cucuzzolo della montagna, che vogliamo fare? Fosse per me, non dovrebbe proprio stare lì», argomenta l’assessore alla polizia locale Giuliano Balzola. Così le auto, che hanno pochi posti riservati, si mettono sui posti delle moto e le moto si mettono dove capita, con il rischio di ostruire il passaggio pedonale. E a poco servono quei pochi posti in via Amedeo di Castellamonte, con l’ascensore che poi sale fin su all’ospedale, con la fila che c’è e con la paura del Covid-19. Lì sotto spesso qualcuno finisce anche per occupare i parcheggi riservati alla dialisi. Anche di questo problema, in passato, si è parlato nei gruppi Facebook dedicati alla città. E, a proposito, ad aumentare il caos del piano di sopra contribuisce anche il fatto che l’entrata per chi è in dialisi non si trova più in via Amedeo di Castellamonte. L’emergenza Covid ha portato via anche quell’ingresso ai pazienti, perché la misurazione della temperatura avviene solo dall’entrata di piazza della Credenza. I pazienti devono quindi necessariamente passare di lì. Dove sono tutti congestionati in un solo abbraccio. E c’è anche la tenda del pre-triage per il Coronavirus, che purtroppo, porta via ulteriore spazio. Un altro problema di cui si parla spesso sono i pochi spazi riservati ai disabili. A cui capita spesso di trovare tutti gli stalli occupati e magari con una moto vicino che impedisce l’apertura delle portiere. «Io devo ancora inserire gli stalli rosa che avevo promesso in consiglio – spiega l’assessore Balzola –, ma finché non finisce l’emergenza non potrò farlo».
Anche i sindacati dei sanitari sono a conoscenza del problema. «Esiste da sempre e riguarda sia i dipendenti che i cittadini – spiega Giuseppe Summa del Nursind –. Gli spazi a disposizione sono veramente esigui e la presenza della tenda ha ovviamente peggiorato la situazione. I dipendenti sono costretti a parcheggiare lontano e in luoghi dove spesso si ritrovano il proprio mezzo danneggiato a causa di atti vandalici, come piazza del Mercato o l’ex Foscale. È chiaro che bisogna trovare una soluzione alternativa, in attesa di poter veder sorgere un nuovo ospedale».
Già perché la soluzione sembra soltanto una, quella della costruzione di un nuovo ospedale. «Quell’immobile non può essere sviluppato in nessun modo – spiega Alberto Avetta, consigliere regionale –. Il parcheggio potrebbe apparire un semplice problema di contorno rispetto alle funzioni essenziali dell’ospedale, ma ci conferma quanto sia necessaria la realizzazione ospedale in un’area con collegamenti infrastrutturali adeguati, che in prenda in considerazione tutti i fatti e non ultimi i parcheggi». —