TREVISO. Habemus bancum. Ieri era il primo giorno deputato alla consegna dei banchi del commissario straordinario Domenico Arcuri e, puntuale come una cambiale, il primo ordine è stato evaso al Mazzotti. Trattasi di banchi tradizionali, ma di dimensioni ridotte: l’istituto turistico ne ha richiesti 90 da 50x70 centimetri, misure più contenute per assicurare il distanziamento.
La ditta si è presentata attorno alle 11.30 e l’immagine dei nuovi banchi accatastati pare simboleggiare, più di tante parole, la ripartenza della scuola dopo i lunghi mesi di didattica a distanza.
Ecco i banchi
«Mi avevano preallertata venerdì, i 90 banchi saranno collocati in tre aule. La consegna già il primo giorno? Forse perché mi sono mossa subito», osserva la dirigente Anna Durigon, mentre gli operai scaricano le postazioni dal furgone. Sono oltre 15 mila i banchi richiesti dalle superiori della Marca al commissario Arcuri, ma si arriva a 20 mila con medie ed elementari. In larga parte si tratta di postazioni singole tradizionali, scarso l’appeal - il 30% - per le sedute innovative (con o senza rotelle). Ai dirigenti interessati è pervenuta ieri una nota del commissario, in cui si rimarca come «l’ordine sarà evaso entro il 4 settembre».
Dopo le consegne simboliche di venerdì a Codogno, Nembro e Alzano, lo stesso commissario aveva annunciato che, da ieri, sarebbe toccato alle province più colpite dalla pandemia, fra cui Treviso. E l’attesa per le consegne, che includono mascherine e igienizzanti, caratterizza giornate già di per sé caldissime.
I casi
Basti pensare che parecchi istituti hanno legato l’insegnamento in presenza all’utilizzo dei banchi singoli di dimensioni ridotte. Al Canova si registra forse l’ordine più ingente: 700 banchi tradizionali da 60x50. In controtendenza il Da Vinci: ha richiesto 200 sedute innovative, con ribaltina ma senza rotelle. Prevedendo una colonna per classe, ossia non più di 10 postazioni. Il vicino Palladio ne ha domandate una quarantina, fra tradizionali ed ergonomiche.
«Sì, ho chiesto pure quelli con le rotelle», spiega la preside Lara Modanese, «Mi serviranno per sdoppiare un paio di classi, per rendere possibili lezioni alternative: vedi l’educazione civica». All’Artistico attendono 55 banchi tradizionali, l’ordine del Planck riguarda 300 postazioni: fondamentali, per scongiurare la didattica digitale. Al Besta sono state richieste solo 25 seggiole con ribaltina: «Da utilizzare per i laboratori», precisa la dirigente Renata Moretti. E per elementari e medie? Ordini più contenuti, complice la denatalità che ha risolto problemi di spazi. Il Comprensivo Felissent ne ha voluti 60 standard e 25 innovativi. Ma non ci sono solo le consegne del commissario Arcuri a tenere… banco in queste ore.
Qui provincia
La Provincia, già da qualche giorno, sta provvedendo a distribuire le 1.500 postazioni monoposto 50x70 - riservate alle superiori - ordinate prima del bando del commissario. Le consegne sono già state effettuate in 22 plessi, ai restanti nove toccherà nei prossimi giorni. Spiccano i 150 tavoli 70x50 richiesti dall’Ipsia Pittoni di Conegliano. Il Mazzotti, in aggiunta ai banchi del commissario Arcuri, aveva ricevuto già nei giorni scorsi 80 postazioni dal Sant’Artemio.
Ma, oltre ai banchi nuovi, ci sono pure i vecchi da smaltire: «Spero che il commissario Arcuri ci faccia avere presto un calendario delle consegne, perché toccherà alla Provincia smaltire i vecchi e non vorremmo dover organizzare tutto all’ultimo», punzecchia Stefano Marcon, presidente della Provincia, «I nostri li avevano ordinati durante il lockdown». Le altre consegne evase: Da Vinci, Canova, Artistico, Alberini, Planck, Martini, Nightingale, Maffioli, Galilei, Barsanti, Giorgione, Rosselli, Marconi, Galilei, Fanno, Flaminio, Berto, Veronese. —
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