AS ROMA NEWS – Dan e Ryan Friedkin si preparano a presentarsi ai tifosi della Roma sbarcando nella Capitale dopo la prima settimana di settembre, a ridosso dunque della prima partita di campionato. La nuova proprietà americana ha deciso di adottare un profilo più basso dal punto di vista mediatico, racconta oggi “Il Tempo” (F. Biafora), a differenza di quanto aveva pensato l’area comunicazione di Trigoria, che aveva ideato diverse iniziative post-acquisto da parte dei Friedkin.
I texani seguiranno tale strategia anche nell’immediato futuro, con una svolta che arriverà a ridosso dell’inizio della Serie A: il programma stilato dagli imprenditori di Houston prevede lo sbarco nella Capitale dopo la prima settimana di settembre in modo da presenziare all’esordio in campionato.
In attesa di sapere le strategie della nuova proprietà dalla viva voce di Dan e Ryan, c’è stata nei giorni scorsi una prima mossa importante in queste prime settimane di ambientamento all’interno del mondo Roma: i Friedkin, padre e figlio, hanno avuto un contatto telefonico diretto con mister Fonseca dopo che a seguito del closing si erano interfacciati quasi esclusivamente con il Ceo Fienga.
Il nuovo presidente giallorosso, in compagnia del figlio che entrerà nel consiglio d’amministrazione del club e si trasferirà in pianta stabile in Italia, ha voluto salutare il tecnico portoghese, ribadirgli la fiducia in vista dell’inizio del campionato e far capire che la proprietà è intenzionata ad essere più che vicina alla squadra in qualsiasi momento e per qualsiasi esigenza.
Dan Friedkin, racconta l’edizione odierna de “Il Messaggero” (U. Trani) è stato sincero con l’allenatore portoghese quando gli ha trasmesso la necessaria tranquillità per preparare la stagione che inizierà tra meno di 3 settimane. È stata toccata, e non solo sfiorata, la questione che più interessa alla tifoseria, cioè il rafforzamento della squadra. Friedkin ha spiegato a Fonseca quale sarà il percorso: svecchiamento e dimagrimento del gruppo, abbassamento del monte stipendi e riduzione del numero dei giocatori presenti in rosa.
Fonti: Il Tempo / Il Messaggero