Fermenti nel mondo rossonero! E stavolta non sono lattici, eh! Neanche per sogno! Faccio un passo indietro. L’andamento ondivago del mio umore raggiunge un basso nel giorno della conferenza stampa della nostra dirigenza. Mi rifiuto di vederla. E questo la dice tutta sul mio stato d’animo. Ivan dopo 2 anni non si è degnato di imparare l’Italiano. La cosa illustra alla perfezione la natura del personaggio. Insomma, Ibra, invece che al raduno, è a godersi supplementi di vacanza in Svezia. Zlatan non è certo un Don Chisciotte. Tutt’altro! Però ha il suo scaltro Sancho Panza, che usa per tenerci in scacco. E ci riesce benissimo. So che non retrocederà di un millimetro dalle sue richieste. E, orgoglio o non orgoglio, a noi conviene accettarle. Vedremo quanto a lungo durerà il teatrino. Speriamo poco. A me piacerebbe una Società forte, capace di non farsi prendere per il collo da Raiola e dai suoi assistiti. Però non ce l’ho. Quindi devo fare buon viso a cattivo gioco. Volere o volare, Ibra è troppo importante per noi. Verrà il giorno in cui avremo la forza di porci in modo diverso di fronte ai ricatti? Questo è il mio sogno. Ma ora dobbiamo confrontarci con la realtà. Vediamo di sbrigarci con il rinnovo di Zlatan, muovendoci di moto forzatamente armonico con lui, e poi….auguri. Sarà durissima con Gigio. E anche lì, per forza di cose, saremo costretti ad ingoiare qualche boccone amaro. Dopo verrà il turno di Romagnoli. Ma prima o poi usciremo da queste situazioni. E allora andremo da qualche nostro giocatore, dicendo: “ Guarda, io ti apprezzo e sono disposto a riconoscerti il lauto stipendio che meriti. Però non sopporto il modo di agire di Raiola. Le lezioni di stile vada a darle a qualcun altro. Quindi, o cambi procuratore o ti cerchi un’altra squadra.” Utopia? Probabilmente sì. Il fatto è, purtroppo, uno. Non come morfema, ma come fonema, Arnault fa rima con Godot.
Dipendesse da me, Ivan tornerebbe in Sud Africa o dove più gli aggrada. E Boban verrebbe reintegrato. Anzi, Ivan sarebbe già un lontano ricordo. E Zvone non se ne sarebbe mai andato. Tant’è…. Ehi, tu, Aristotele, che mi tampini con le tue massime, va’ un po’ da un’altra parte, per cortesia. Belle le tue frasi, per carità. Se c’è una soluzione, perché ti preoccupi? Se non c’è una soluzione, perché ti preoccupi? Io mi preoccupo, va bene? Avrei voluto vedere te. Un 4-3-3 con Suso e Calha ali ho dovuto sorbirmi per anni. Il tutto nella compiacenza di tanti soloni del calcio, che manco capivano chi fosse il giocatore buono tra i due. La soluzione c’era. Però è dovuto arrivare Ibra per trovarla. Per cui, ricatto o non ricatto, sono qui a sbavare per il suo rinnovo. Ti sembra bello questo? E smettila di fare il furbetto, Aristotele mio. Tu la fai facile, perchè non sei tifoso del Milan.
Il mio umore, comunque, ora è decisamente risalito. L’arrivo di Zlatan a Milano mi ha emozionato. Inutile negarlo. E il fastidio, il risentimento che nutro verso di lui sono destinati ad andarsene in un battibaleno alla prima bella giocata, ai primi, speriamo buoni, risultati. Sorrido, sentendo dire che tutto si è sbloccato nelle ultime ore grazie al Decreto Crescita. Figuriamoci, è in vigore dal 2018… Occhio, i benefici fiscali valgono solo se il lavoratore rimane in Italia per almeno un paio d’anni. Non è che poi Raiola si presenti chiedendo 5 milioni netti per 6 mesi con la minaccia delle tasse pregresse, eh! Spero e credo che la Società si sia tutelata da questo punto di vista. Mi viene in mente il moto armonico. E’, per esempio, quello del pendolo. E chi è più pendolo di me, che oscillo tra la speranza e la paura, tra l’entusiasmo e la frustrazione? Sono ondivaga e inaffidabile per natura? No. Ho ben chiaro ciò che voglio. Il problema è quel che fa la Società. A proposito di moto armonico, supponiamo di scavare un tunnel che passi dal centro della Terra e sbuchi ai nostri antipodi, diciamo in Nuova Zelanda, anche se non è proprio così. Adesso lasciamo cadere un corpo. Questo accelera fino a che raggiunge il centro. Poi decelera. La sua velocità si azzera, quando arriva all’altra estremità. L’oggetto allora ritorna indietro da noi con le stesse modalità, tipiche del moto armonico. Ecco, se il corpo fosse quello di qualcuno che dico io, pagherei profumatamente una persona perché lo aspettasse in Nuova Zelanda, lo acchiappasse stretto e lo trattenesse lì vita natural durante.
Insomma, sembra che ci stiamo muovendo con il Mercato. E io sento qualche pizzicorino. Più di qualcuno, a dire il vero. La mia voglia di avere un Milan competitivo trasuda da tutti i pori . Non devo illudermi, però. Troppe cocenti delusioni hanno marcato a fuoco la mia pelle. Questione Tonali. Il ragazzo mi piace. Se arrivasse, non mi lamenterei di certo. Quattro buoni centrocampisti, io voglio anche Baka, mi gusterebbero. E non solo per avere dei ricambi di qualità, indispensabili in una stagione tanto impegnativa. Gradirei anche poter scivolare con naturalezza da un 4-2-3-1, il modulo base, a un 4-3-1-2, mio antico pallino. Fantastico sulla faccenda e il naufragar m’è dolce in questo mare. Strapparlo dalle grinfie degli Orrendi avrebbe, poi, un suo bel perché. Inutile negarlo. Però non sono proprio innamorata persa di Sandro. Il mio sogno è Chiesa, perfetto, secondo me, come esterno alto di destra. So bene che i sogni devono fare i conti con la realtà. E, quindi, il mancato arrivo di Chiesa non mi farebbe inveire. Ma sarei disposta a sacrificare Tonali per lui. Cellino è una vecchia volpe. Le sue dichiarazioni sono fatte per pungolare gli Orrendi, a cui vorrebbe cedere il ragazzo. Staremo a vedere. La pace, o l’armistizio, sanciti da Zhang con Conte mi hanno un po’ sorpreso, lasciandomi comunque sostanzialmente indifferente. L’irascibile Antonio non pare entusiasta di Tonali. Lui vuole roba griffata, pronta da subito per i grandi palcoscenici. Non saprei dire come possa evolvere la situazione. Sono semplicemente possibilista.
Al posto di Chiesa arriverà probabilmente Brahim Diaz. Non ho capito bene quale sia il suo ruolo. Trequartista, e perciò alternativa a Calha, o ala? Un po’ tutte e due le cose? Adesso va di moda parlare di trequartisti centrali oppure di destra o di sinistra. Sappiamo tutti dove abbiamo una casella debole da sistemare. Io desidero un ragazzo in gamba che vada ad occupare quel posto. Se poi è duttile, tanto meglio. Certo, il prestito secco è da rifiutare. Il diritto di recompra, invece, pur se molto antipatico, potrebbe anche essere lasciato al Real, vista la nostra situazione. Solo a patto, però, che preveda un eventuale grosso premio di valorizzazione. Le parole di Massara su Calabria sono, spero, una innocente bugia. Non confesso cosa ho pensato, leggendo l’acuta dichiarazione di Ordine. Lui era soddisfatto, perché con Calabria non dobbiamo rischiare un nuovo caso Locatelli. Io, sinceramente, non ho mai rimpianto la cessione di Manuel al Sassuolo. E’ diventato così forte che ora lo vogliono i Gobbi? Bene! Si facciano avanti. La cosa non mi turba. E si facciano avanti pure gli aspiranti acquirenti di Davide. Venghino, signori. Venghino! Non credo ce ne siano molti. E’ questo il problema. Fosse vera, l’offerta del Cagliari sarebbe interessante. Basterebbe alzare un pochino la parte fissa. Dieci milioni di pura plusvalenza per me sarebbero oro. Tramontata la pista Aurier? Be’, non è detto. Il Tottenham ha ufficializzato l’acquisto di Matt Doherty. Vedremo. Certo che, se non riusciamo a piazzare Calabria….
La mira dal troppo caro Milenkovic, il mio preferito, si sposta su Pezzella? Bah! A me il maturo difensore argentino non spiace, ma 20 milioni di euro per lui mi sembrano decisamente troppi. Difficile trattare con la vorace Fiorentina, che pare snobbare Paquetà. Io continuo a pensare che Lucas sia un buon giocatore. Da noi, infarciti di mezze punte, non ha trovato le condizioni per potersi esprimere al meglio. Fossi una squadra con un centrocampo robusto, che necessita di qualche pennellata di classe, non esiterei un attimo a puntare su di lui. Chissà che Paolo non ci sorprenda con qualche nome nuovo. Con il passare del tempo certe richieste esose sono destinate fatalmente a ridimensionarsi, d’accordo. Ma qualcosa bisogna fare in anticipo, perché non dobbiamo essere noi a ridurci all’ultimo con l’acqua alla gola. L’arrivo di Ibra, volente o nolente, mi ha portato entusiasmo. Percepire il fervere delle trattative mi stuzzica assai. La base da cui si parte è buona e c’è chiarezza sulla scelta di un sistema di gioco con le sue possibili varianti. Non è poco, rispetto ai presupposti su cui si basavano i precedenti Mercati. Sono aperta alla speranza. Desidero un percorso in cui io possa muovermi di moto armonico con la Società. Sarà possibile? Lo auspico. Forza Milan!
Chiara