UDINE. Tutto come previsto in Friuli Venezia Giulia. Massimiliano Fedriga, infatti, ha firmato - lunedì 31 agosto - la nuova ordinanza – in vigore da martedì 1 settembre e fino al termine del mese – che, di fatto, conferma tutte le libertà concesse all’interno dei confini regionali salvo quelle su cui la giunta, per decisione del Governo, non può intervenire e parliamo, nella fattispecie, delle discoteche e dell’utilizzo delle mascherine.
Gli uffici regionali, infatti, hanno dovuto tecnicamente adeguare l’ordinanza in vigore all’obbligo di chiusura delle sale da ballo imposto dal ministro della Salute Roberto Speranza a cavallo di Ferragosto con quella parte di autorizzazione all’attività che, dunque, è stata depennata dall’elenco di placet regionali.
IL TESTO DELL'ORDINANZA FIRMATA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Ordinanza 27_PC_FVG Dd 31-0... by Flavio Nanut
Non serviva inserire nell’ordinanza locale, considerato come sia una disposizione nazionale vincolante da Nord a Sud, invece, l’obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento, come disposto sempre da Speranza. In linea generale, e al di là dei casi specifici, l’ordinanza di Fedriga mantiene l’obbligo di utilizzo delle protezioni delle vie respiratorie – cioè le mascherine – nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire il mantenimento della distanza interpersonale minima di un metro tra non conviventi oltre, come detto, ai luoghi di possibile assembramento dalle 18 alle 6.
L’uso della mascherina, inoltre, resta obbligatorio anche durante gli spostamenti sugli autoveicoli nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un metro – ad esempio come può avvenire tra chi guida e un passeggero posizionato sui sedili posteriori del mezzo – tra non conviventi.
Nel dispositivo regionale, poi, si conferma anche una serie di vincoli per le Aziende sanitarie e per gli imprenditori legati soprattutto – ma non solo – ai cittadini, italiani e stranieri, in rientro in Friuli Venezia Giulia da Paesi inseriti nella black list del Viminale oppure da quelli con alto tasso di contagi e per cui vige l’obbligo di quarantena una volta ritornati in regione.
L’ordinanza, ad esempio, stabilisce che sia «obbligatorio per gli imprenditori permettere l’ingresso sul luogo di lavoro ai propri dipendenti inviati all’estero per esigenze lavorative e successivamente rientrati in regione o ai lavoratori chiamati dall’estero per essere assunti, soltanto dopo che essi abbiano adempiuto alle misure precauzionali per la riduzione del rischio epidemiologico relativo alle persone provenienti dall’estero previste da leggi, provvedimenti e protocolli vigenti».
In poche parole, quindi, gli imprenditori con personale dipendente proveniente dai Paesi a rischio dovranno assicurarsi che questi trascorrano il periodo di quarantena prima di tornare a lavoro in azienda.
Tra le conferme, andando oltre, c’è anche la possibilità per le manifestazioni organizzate da associazioni dilettantistiche o comunque non da federazioni professionistiche, e nei cinema e luoghi di spettacolo, di svolgere le stesse con il numero massimo di spettatori determinato in relazione alla capienza della struttura, assicurando uno spazio libero tra sedute fisse e identificate e, in caso di postazioni non fisse (quali spalti e gradinate), con distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Ok, infine, anche alla lettura dei quotidiani e delle riviste negli esercizi commerciali e anche al gioco delle carte a condizione che queste vengano igienizzate a ogni cambio di giocatori.
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA NUOVA ORDINANZA