LIGNANO. Ci sono chilometri di spiaggia da sistemare, ombrelloni, torrette e lettini da riposizionare e tonnellate di sterpaglie e alghe da rimuovere: ancora una volta è il litorale, “inghiottito” per parecchi metri dalla mareggiata e sommerso da detriti, ad aver subito i maggiori danni causati dall’ondata di maltempo che ha tenuto sotto scacco la regione nel fine settimana.
L’erosione della spiaggia
«La capacità di reazione della città, in particolare dei concessionari e dei dipendenti comunali, è stata immediata e si è potuto ripristinare molto velocemente, nell’arco di 24 ore, la piena fruibilità dell’arenile, principalmente colpito dalla mareggiata – afferma il sindaco Luca Fanotto –. Vi è stato un fenomeno erosivo di alcuni metri e, pertanto, sarà fondamentale intervenire nel corso dei prossimi mesi».
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Emanuele Rodeano, presidente Lisagest spa, sottolinea: «Finora per sistemare l’arenile abbiamo sempre optato per la linea “morbida” del ripascimento, ma vista la frequenza delle mareggiate anche “fuori stagione” (visto che di solito si verificano tra novembre e dicembre) è necessario un intervento strutturale». Quella dello scorso week-end è stata già la seconda mareggiata dell’estate, dopo quella di giugno».
Tonnellate di detriti dal Tagliamento
«Ogni volta che si verificano condizioni meteo avverse come questa che comportano una piena del Tagliamento – afferma Rodeano – sul litorale di Lignano si riversano tonnellate di materiale: gli operatori devono così farsi carico di arbusti e ramaglie ma anche di rifiuti e plastiche che persone maldestre riversano, più o meno accidentalmente, nel fiume che a sua volta le trasporta per i 170 chilometri del suo corso».
A fronte delle due piene del Tagliamento, che domenica ha raggiunto a Latisana i 4.81 metri mentre ieri mattina ha toccato la quota di 6, è questo l’allarme che lancia la località marittima. «Per quanto riguarda il materiale spiaggiato portato dal Tagliamento – rimarca il sindaco Fanotto –, lo stesso sarà smaltito da parte dei concessionari, ma la tematica è all’attenzione della Regione perché il materiale proviene da tutto l’entroterra percorso dall’alveo del fiume».
I danni alle marine
Nelle marine che si affacciano sul Tagliamento, cioè Marina Azzurra, Marina Punta Verde e Marina Uno, le operazioni di dragaggio erano state ultimate solo il 5 agosto: dopo nemmeno una ventina di giorni hanno subito le piene del fiume, che ha riversato non solo ramaglie e arbusti, ma anche sedimento. «È mortificante – conclude Rodeano –, dobbiamo ancora finire di pagare le fatture dell’ultimo intervento che già è necessario programmare le prossime opere, che sono piuttosto onerose».
Il sopralluogo della Regione
A fare un primo sopralluogo del litorale per quantificare i danni, con il coordinatore della Protezione civile di Lignano, Alessandro Borghesan, il sindaco Fanotto e qualche operatore, è stato ieri l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Bini.
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«Riscontro danni minori rispetto alle preoccupazioni iniziali anche se comunque ce ne sono stati. È stata erosa una parte importante di arenile – ha detto Bini – ma quello che ho riscontrato è la grande operatività, l’efficienza e l’efficacia di Protezione civile, Lisagest, operatori e amministrazione: in una notte hanno reso fruibile spiagge e passeggiate». —
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