Non si spengono le polemiche della destra sovranista sulla nave finanziata dal noto street artist Banksy operativa nel salvare vite nel Mediterraneo. Lo yacht bianco e rosa, lungo 31 metri e battente bandiera tedesca, chiamato Louise Michel in onore della femminista anarchica francese, è guidato da una donna. Classe 1983, il capitano Pia Klemp, è già nota per aver guidato diverse altre navi di soccorso, inclusa la Sea-Watch 3 ed è attualmente sotto inchiesta da parte della magistratura italiana per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Interpellata dai media la Klemp ha ribadito di considerare le sue azioni non come una semplice azione umanitaria, ma una reazione alla barbarie imperante: “Non considero il salvataggio in mare come un’azione umanitaria, ma come parte di una lotta antifascista”.
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Una dichiarazione che per Giorgia Meloni era decisamente troppo. La leader di Fratelli d’Italia ha postato dal suo account twitter un duro atto d’accusa contro le parole della Klemp sostenendo che i salvataggi in mare avverrebbero per pure “ideologia immigrazionista”.
Ong getta la maschera: altro che salvataggi in mare per umanitarismo… Pura ideologia immigrazionista.
Finalmente svelano il loro vero volto pic.twitter.com/xhXmqSKVZz— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) August 31, 2020
Peccato ricordare, come fa qualche followers che in ballo ci siano vite umane in un “Mare Nostrum” che è diventato un cimitero, così come sfugge il legame tra il salvare vite umane (che dovrebbe essere un dovere di qualunque società civile) e la presenza o meno di un’ideologia, un paradosso sottolineato anche da qualche commentatore.
Capisco la sua difficoltà di immaginare una lotta che implica salvare la vita delle persone.
— Qwerty (@QwertyDante) August 31, 2020
Un intervento che ha scatenato immediatamente una forte polarizzazione, quello dello Meloni, nella logica di botta e risposta da social network, ma che si mantiene sempre sul livello dell’astrazione. Ancora una volta i profughi sono “numeri” piuttosto che esseri umani, terreno di scontro ideologico e cieco volto a racimolare voti e consensi, spesso attraverso l’utilizzo di meme e semplificazioni volti a toccare le corde emotive immediate dei followers. Una linea che la destra percorre da anni con successo e che, gli strateghi della comunicazione social, della candidata di Fratelli d’Italia, non sembrano avere minimamente idea di abbandonare.
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