VENEZIA
Come se non bastasse il Covid a complicare l’organizzazione, già piena di incognite, della 77esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ieri il sistema di prenotazione dei posti per assistere alle proiezioni del festival sembra sia stato oggetto di un attacco hacker. Un sabotaggio avrebbe bloccato il sito “Boxol” (il servizio di acquisto online gestito da una società terza) attraverso il quale, quest’anno, ogni accreditato così come il pubblico deve, previa registrazione, prenotare il proprio posto a sedere in sala a partire dalle 72 ore precedenti la proiezione prescelta. Una misura di sicurezza obbligatoria per consentire il tracciamento di tutti gli spettatori e, se del caso, isolare potenziali focolai di contagio.
È il direttore della Mostra, Alberto Barbera, a ipotizzare una illegittima intrusione ostile che avrebbe mandato in crash il sito. In tarda serata dal proprio profilo Instagram, rispondendo ad alcuni commenti di accreditati smarriti dal crash prolungato del sito (che, dopo qualche ora di funzionamento, è andato in tilt almeno dalle 13 di ieri senza che il servizio venisse più ripristinato) ha scritto: “Pare che il sito sia stato oggetto di un attacco hacker!”.
Un problema che ha interessato tutto il sistema, anche quello dei biglietti online per il pubblico non accreditato.
Qualche ora prima la Biennale, con riferimento alla vendita dei ticket della rassegna Classici Fuori Mostra attualmente in programma ai Giardini, aveva pubblicato un post sui social che attribuiva ad alcuni problemi tecnici la sospensione del servizio di acquisto online allestendo in via eccezionale una biglietteria fisica per assistere alla proiezione del film “Toni” di Jean Renoir.
Solo più tardi si è fatta strada l’ipotesi dell’attacco hacker che avrebbe paralizzato l’intero sistema, complicando la già difficile organizzazione di una edizione della Mostra costretta a muoversi tra le restrizioni e i protocolli di sicurezza imposti dalla situazione sanitaria. Un problema non da poco a soli due giorni dall’inizio del festival: solo con l’opzione dei posti a sedere prenotati, infatti, è possibile assicurare il tracciamento degli spettatori in sala. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA