TREVISO.
Veneto Strade insiste: una pista ciclabile si fa solo lungo il Terraglio Est, «altri progetti non ci riguardano».
È questa in sintesi la risposta data dalla società all’osservazione con cui il Comune di Treviso chiedeva anche di progettare un percorso protetto ciclabile tra Casier, Sant’Antonino e fino all’ospedale Ca’ Foncello. Una richiesta partita dagli stessi residenti di Sant’Antonino, che di una ciclabile «lungo» il futuro Terraglio Est non sanno che farsene.
Un «no» quello della società che preoccupa quindi gli stessi residenti, che ormai da tempo vedono posticipare la realizzazione della pista che dovrebbe collegare Sant’Antonino a Treviso e viceversa.
«La risposta di Veneto Strade è comprensibile, mentre è meno comprensibile perché si sia scelto di realizzare una pista ciclabile lungo il Terraglio Est che nessuno utilizzerà», dice Roberto Rasera dell’associazione Salvaguardia Ambiente Treviso e Casier. In effetti è difficile capire chi mai in bicicletta vorrà percorrere il percorso che va dalla rotonda della tangenziale, all’altezza del Ca’ Foncello, fino alla zona industriale di Dosson, dove oggi si ferma il primo tratto di Terraglio Est. «Non serve di certo al quartiere. Quello che noi chiediamo è di stralciare quel percorso, di investire le risorse necessarie sul collegamento Casier-Sant’Antonino, ospedale».
Veneto Strade ha invece accolto un’altra delle osservazioni presentate dal Comune di Treviso, quella che chiedeva il prolungamento della pista lungo il Terraglio Est fino alla rotatoria della tangenziale, quando nel progetto iniziale si fermava al sottopasso di Sant’Antonino. Altre risorse spese per una pista inutile, secondo l’associazione.
«Questo rifiuto di Veneto Strade a realizzare il percorso all’interno del quartiere non diventi un alibi per l’amministrazione comunale per rinviare ancora l’opera», conclude Rasera.
Ma l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Zampese tranquillizza i residenti: «A giorni arriverà sul mio tavolo il progetto definitivo per la pista ciclabile che andrà dal confine comunale con Casier fino al sottopasso della tangenziale. Costerà attorno ai 700 mila euro, contiamo di far partire il cantiere tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021», annuncia Zampese.
Si dovrà attendere invece per il tratto più complesso, quello fino al centro storico. Sul tavolo ci sono diverse opzioni che però non si sono mai concretizzate in un progetto. L’amministrazione del sindaco Conte vorrebbe portare la pista fino alla zona dell’ospedale e poi collegarla al centro attraverso una passerella da realizzare a ponte dea Goba. Un piano che piace, ma molto ambizioso e per il quale oggi non ci sono risorse. Intanto il quartiere si sta organizzando per un’assemblea pubblica. Visto che le richieste inviate al sindaco Mario Conte non hanno per ora sortito effetti, l’intenzione dei residenti è di organizzarla da sé e invitare l’amministrazione, mettendola spalle al muro. A quel punto dire «no» diventerebbe impossibile. —
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