UDINE. Le amichevoli estive sono il momento ideale per scoprire giocatori che inizialmente non rientrano nei programmi e che poi diventano delle pedine chiave. A Udine il caso più clamoroso fu quello di Jonathan Bachini. Andò in ritiro ad Arta Terme con Zaccheroni (estate 1996) e invece di cambiare aria fu trattenuto su richiesta dell’allenatore di Cesenatico. Non sappiamo cosa accadrà quest’anno, dove tra l’altro i tempi, sono molto più ristretti, ma la prima amichevole disputata sabato contro il Vicenza ha permesso a mister Gotti di mandare in campo e valutare, con un avversario di livello, e di scoprire che in questa rosa ci sono al momento ragazzi con un possibile futuro da professionisti.
Il giocatore che ha avuto l’impatto migliore è sicuramente Mamadou Coulibaly, classe ’99, reduce da una controversa stagione a Trapani. Appena due presenze e 64’ minuti giocati nel girone d’andata, quasi sempre in campo nel ritorno in coincidenza dell’arrivo di Fabrizio Castori sulla panchina siciliana al posto di Francesco Baldini. Per lui in tutto 19 presenze e due gol, di cui uno anche al Pordenone. È la classica mezzala, difficile chiedergli di fare subito il titolare, ma potrebbe essere una valida alternativa ai titolari.
Ha fatto gol Petar Micin, serbo, nato il 29 settembre del ’98, che dopo la trafila nella Primavera, è andato a giocare in patria al Cukaricki dove ha raccolto 27 presenze e 2 reti. Per lui non ci sarà spazio a Udine. Stesso discorso per Cristo Gonzales, il veterano della truppa visti i suoi quasi 23 anni (li compirà il 24 ottobre) che peraltro sembra essere più vicino al trasferimento all’Espanyol, squadra della Segunda Division spagnola.
E poi ci sono i due “virgulti” dell’Udinese primavera, Marco Ballarini, classe 2001, e Martin Palumbo, il più giovane della covata essendo nato il 5 marzo 2002. Il primo, che ha esordito in A contro la Spal, l’altra sera è stato impiegato sulla fascia sinistra: è sembrato tutto meno che spaesato (il fatto di allenarsi da tempo con la prima squadra lo ha sicuramente agevolato) e ha messo lo zampino nell’azione del primo gol fornendo l’assist dell’1-0 a Coulibaly. Per adesso potrebbe restare nel gruppo di Gotti in attesa di una sistemazione che gli permetta di giocare con continuità.
Per non essere da meno di Ballarini, anche Palumbo ha fornito un assist, quello per la rete decisiva di Nestorovski. L’italo-norvegese tecnicamente è forse il profilo più interessante; essendo il più giovane è anche quello che dal punto di vista fisico deve ancora costruirsi. Gino Pozzo sta pensando di portarselo al Watford. Forse è un po’ presto ma se un ragazzo vale lo può dimostrare sia in serie A che in Premiership. —