TRIESTE A fronte di 1.435 tamponi eseguiti, la giornata di ieri ha visto registrare 16 nuovi casi di contagio da coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Un paziente è stato inoltre ricoverato in terapia intensiva. Nel frattempo la Regione si prepara a emanare una nuova ordinanza in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Covid: si tratterà con ogni probabilità di un’ulteriore proroga delle misure già in vigore, in scadenza proprio oggi. E per oggi è atteso anche un altro appuntamento, ovvero il confronto tra esecutivo e Regioni sul tema del trasporto pubblico, ormai alla vigilia della riapertura delle scuole.
Un altro punto del documento ha stabilito che i centri d’accoglienza debbano comunicare all’Azienda sanitaria territorialmente competente l’eventuale allontanamento di migranti in regime di isolamento. Si è introdotto anche l’obbligo di quarantena per i lavoratori che rientrano al proprio posto dopo essere stati in Paesi considerati a rischio di contagio. Più in generale si è ribadito l’universale obbligo di distanziamento interpersonale nonché quello di indossare la mascherina al chiuso – locali, supermercati, uffici e così via – o in situazioni a rischio assembramento. Adesso tutto ciò va appunto verso il rinnovo: «Stiamo valutando ma indicativamente sarà prorogata l’attuale ordinanza», fa sapere Fedriga.
Un punto a sé stante riguarda i trasporti. Notizie in questo senso si attendono dopo la Conferenza delle Regioni, che si riunirà in videoconferenza alle 16 e a cui parteciperà lo stesso Fedriga: all’ordine del giorno ci sono le modalità organizzative in materia di trasporto pubblico, che saranno dunque trattate anche nella successiva Conferenza Unificata convocata dal ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, alle 19 di oggi.
La posizione del Friuli Venezia Giulia sul tema è nota ed è espressa pure dalle misure in scadenza proprio oggi, che avevano prorogato la possibilità di occupare il 100% dei posti a sedere e in piedi sui mezzi pubblici, previa mascherina. In Fvg ciò è permesso dal 26 giugno. In vista della ripartenza delle scuole la giunta regionale ha poi più volte ribadito la volontà di garantire la piena operatività degli spostamenti, scontrandosi con l’indirizzo espresso dal Comitato tecnico-scientifico, che parlava invece di dimezzamento dei posti. Adesso bisogna vedere che cosa emergerà dal confronto con l’esecutivo, come la Regione reagirà e se deciderà di sfidare Roma, in caso di ennesima fumata nera. Ieri le ultime notizie prospettavano una probabile convergenza, tra Stato e Regioni, sull’80% della capienza. —