Domani, martedì 1 settembre, comincerà la Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2020, corsa che si tiene lungo le strade dell’Emilia-Romagna e che rende omaggio ai due storici corridori italiani. La trentaseiesima edizione, che nel calendario originale era prevista a marzo, ha subito un rinvio di diversi mesi a causa della pandemia di Covid-19: quattro le tappe in programma, con il gran finale venerdì 4 settembre. Andiamo ad analizzare ai raggi X il percorso.
PRIMA TAPPA (martedì 1 settembre): Gatteo – Gatteo (97.8 km) + Gatteo a Mare – Gatteo (cronometro a squadre, 13.3 km)
Il primo giorno della corsa si dividerà in due semitappe. La prima, della lunghezza di 97.8 chilometri, prenderà il via dallo stabilimento Sidermec e vedrà i corridori disimpegnarsi in 3 circuiti, il secondo dei quali comprende lo strappo di Longiano (picchi del 10%), da scalare tre volte prima di entrare nel circuito finale di 8,7 chilometri. La seconda semitappa sarà invece una cronometro a squadre di 13,3 chilometri entro il comune di Gatteo con arrivo sulla centrale via Roma.
SECONDA TAPPA (mercoledì 2 settembre): Riccione – Sogliano al Rubicone (166.5 km)
Nel secondo giorno, invece, i corridori dovranno affrontare un lungo saliscendi (166.5 km) da Riccione fino a Sogliano al Rubicone. Particolarmente interessante l’arrivo: gli ultimi tre chilometri sono in salita progressiva, con il chilometro conclusivo che oscilla tra il 5% e il 7% di pendenza e gli ultimi 300 metri nei quali si toccano punte del 17%.
TERZA TAPPA (giovedì 3 settembre): Riccione – Riccione (168.9 km)
Anche la terza frazione prenderà il via da Riccione, che ospiterà anche l’arrivo dopo 168.9 chilometri di corsa. Nella parte centrale di gara ci saranno tre GPM, l’ultimo dei quali, Fiorentino nella Repubblica di San Marino, sarà scollinato a più di 30 chilometri dal traguardo.
QUARTA TAPPA (venerdì 4 settembre): Forlì – Forlì (166.2 km)
L’ultima frazione, che inizia e si conclude a Forlì, difficilmente potrà cambiare le gerarchie della classifica generale: l’unica asperità presente è infatti la Rocca della Caminate, GPM di seconda categoria da percorrere tre volte, che l’anno scorso non ha comunque impedito l’arrivo in volata.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: Valerio Origo