Nel programma di Palazzi c’è la prosecuzione della sud, in quello della Costani la est mentre Rossi va controcorrente
MANTOVA. Quale segmento aggiungere alla tangenziale di Mantova, ferma ai tratti nord e sud, potrebbe essere uno degli argomenti caldi della campagna elettorale. Almeno a giudicare dai programmi dei tre aspiranti primi cittadini più in vista. Con un ritorno agli anni 80 quando si litigava sulla ovest.
Mattia Palazzi, sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, Stefano Rossi, appoggiato dal centrodestra e l’ambientalista Gloria Costani propongono tre soluzioni una diversa dall’altra, concordando solo sul completamento dell’asse sud (che, però, essendo legato all’autostrada Mantova-Cremona, crea malumori tra gli ambientalisti). In base ai programmi, Palazzi punta a completare la tangenziale sud ora ferma alla Valle dei Fiori, Rossi rispolvera la tangenziale ovest, mentre la Costani è per la est. Degli altri quattro candidati sindaco in lizza, solo Giuliano Longfils di Mantova nel cuore fa cenno alla tangenziale nel programma, optando per quella ovest e il completamento della sud (ma senza la Mantova-Cremona).
Ponte al contrario. Rossi punta sulla tangenziale ovest per risolvere i problemi di traffico della città. Il tracciato ipotizzato è quello su cui aveva lavorato la giunta Sodano: 5 chilometri di strada dal rondò vicino al Gigante dove finisce l’asse sud fino a quello sulla Goitese dove inizia la tangenziale nord. E per superare il lago, c’è ancora il tunnel?
«No - risponde il candidato civico del centrodestra - abbiamo una soluzione diversa che si chiama ponte al contrario e che è stata adottata in Olanda» Rossi invita a navigare in internet per trovare di che cosa si tratti; la ricerca è la foto che pubblichiamo, ma i punti da chiarire sono molti. «È il lago - tenta di spiegare - che passa sopra alla strada dove transitano le auto. È complicato, ma stiamo studiando questa soluzione. Essendo il mio lavoro, me ne sto occupando direttamente. È chiaro che si cercherà la soluzione meno impattante essendo un luogo molto delicato dal punto di vista ambientale. Prevediamo, per esempio, una piantumazione tutta intono. E va discussa con il sindaco di Curtatone visto che un pezzo passerebbe sul suo territorio».
Poi c’è l’asse sud: «Nel piano Marshall della Regione sono previsti i soldi per l’autostrada Mantova-Cremona, che prevede il completamento della tangenziale sud. Un fatto concreto. La est? Di fatto, già la A22 ha questa funzione».
Priorità alla est. Per la Costani prioritario è il tratto est della tangenziale, ma sul tracciato per ora non si sbilancia (in ballo c’è il tratto da Valdaro a Pietole una volta lotto B, ndr.). «La nostra posizione - spiega - è quella di fare valutazioni su quello che serve veramente per evitare di consumare territorio. Prioritario è chiudere il semi-anello dalla parte est e da quella sud per attenuare i problemi di traffico su Porta Cerese. Esistono già degli studi e noi abbiamo alcune idee che espliciteremo meglio nel corso di questa campagna elettorale. La ovest, invece, non è prioritaria, ci sono già studi preliminare che dicono che sarebbe troppo impattante sull’ambiente e che sarebbe anche scarsamente utilizzata».
La Costani è favorevole al completamento dell’asse sud e contraria all’autostrada Mantova-Cremona, da cui dipende come opera accessoria. «Questo è il ricatto inaccettabile che ha bloccato tutto. Noi siamo perché venga completato l’asse sud e per la riqualificazione dell’attuale statale cremonese: studi sui flussi di traffico dimostrano che il suo utilizzo non ripagherebbe il danno ambientale arrecato».
Il piano B. Per Palazzi «la priorità è il completamento dell’asse sud sino alla A22, che collegherà le tangenziali nord e sud sul lato est della città». Un’opera che «toglierà il traffico pesante da via Brennero, da Porta Cerese e da via Parma. Avrà vantaggi enormi anche per Borgo Virgilio e Bagnolo, liberando dai Tir la statale Romana».
Ricorda che «l’opera costa 120 milioni di euro e rientra nel progetto dell’autostrada Mantova-Cremona, su cui la Regione fa melina da più di 14 anni, ed è ora che ci dica cosa pensa di fare». Nel caso non venisse realizzata la Mantova-Cremona, il piano B è pronto: «Ho concordato un cofinanziamento di 60 milioni con A22 per il completamento dell’asse sud». E attacca: «Chi racconta ai cittadini che nei prossimi 5 anni oltre all’asse sud verranno realizzate altre tangenziali con tunnel di sodaniana memoria o ponti sul lago, li prende in giro».