UDINE. Settemila tamponi in più rispetto alla settimana scorsa. I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie regionali non intendono lasciare nulla di intentato nelle giornate forse più difficili degli ultimi mesi. E così, in barba alle ferie che inevitabilmente hanno ridotto la forza lavoro a disposizione, i test per verificare la presenza del coronavirus vengono somministrati con una frequenza che non ha pari dall’inizio dell’emergenza Covid-19 a oggi. Ne sono stati processati 3.158 tamponi in regione, con 1.169 persone testate.
PER APPROFONDIRE:
L’aumento è legato inevitabilmente ai ritorni dei friulani dai Paesi inseriti nella black list dal Ministero della Sanità, ovvero Croazia, Spagna, Grecia e Malta: per chi rientra dalle quattro nazioni vige l’obbligo di sottoporsi a tampone per verificare l’eventuale contagio da coronavirus.
Se il trend di questi giorni sarà mantenuto anche sabato e domenica (quando in ogni caso l’attività subisce di norma un pur lieve rallentamento) la settimana si concluderà con oltre 23 mila tamponi effettuati, di gran lunga il dato più importante da quando il virus ha iniziato a circolare nella nostra regione.
Anche ieri, intanto, il personale dell’Azienda sanitaria Friuli Centrale ha accolto un centinaio di persone nel drive-in allestito nel parcheggio dell’ospedale Gervasutta di Udine. Si tratta di soggetti che hanno prenotato il test telefonicamente o via mail, contattando il Dipartimento di prevenzione. «Calcoliamo di eseguire un tampone ogni quattro minuti in media», spiega il direttore sanitario dell’azienda di Asu Fc, Denis Caporale. Il punto-tamponi del Gervasutta resterà operativo anche domani, domenica, solo la mattina.