LUCCA. Servono nuovi alberghi sanitari per ospitare i malati di Covid che non possono rimanere a casa. L’Asl ha pubblicato un avviso in tal senso, diretto ai proprietari di hotel. Una scelta necessaria visto che, ad esempio, l’albergo attualmente in funzione a Lucca è pieno, come conferma il gestore: «A differenza della prima ondata, quando avevamo soprattutto persone che arrivavano da Lucca e Piana, ora abbiamo ospiti da tutte le zone del nord della Toscana».
L’albergo lucchese, infatti, è rimasto uno dei due attivi all’interno del territorio dell’Asl Toscana nord ovest: l’altro è a Livorno e “serve” l’area sud. I numeri e la loro crescita, però, segnalano che le stanze e i letti a disposizione non bastano. Quindi, entro il 24 agosto, i proprietari di alberghi (anche in Lucchesia) potranno fare domanda per entrare nella lista di strutture a disposizione dell’Asl: bisogna avere un minimo di otto camere e si è pagati 30 euro per posto letto al giorno, anche se il posto letto non viene utilizzato. Il contratto base è di 60 giorni e può essere rinnovato.
Negli alberghi sanitari vengono ospitate persone positive al Covid che non possono rimanere nelle proprie abitazioni perché rischiano di contagiare altri soggetti o perché non si trovano in una situazione idonea.
C’è, però, un altro caso che sta prendendo piede soprattutto nelle ultime settimane e che, proprio a partire dai prossimi giorni, troverà una soluzione grazie all’ex casa di riposo comunale di Villa Santa Maria.
«Questa struttura - spiega Luigi Rossi, direttore della zona-distretto della Piana di Lucca - sarà dedicata alle persone che rientrano da Paesi considerati a rischio e che non hanno un posto dove passare il periodo di isolamento».
Il caso tipico è quello delle badanti che rientrano dall’estero e che - ovviamente - non possono passare la quarantena insieme alle persone che assistono. Anche nella nostra zona (basta pensare al primo focolaio di Porcari) abbiamo avuto casi di virus trasmesso esattamente attraverso questo canale.
Per cercare di limitare il problema l’Asl ha pensato di utilizzare proprio Villa Santa Maria, l’ex Rsa comunale ottenuta da palazzo Orsetti con la formula del comodato d’uso gratuito per dodici mesi. «Si tratta dell’unica struttura di questo tipo in tutto il territorio dell’azienda sanitaria - spiega Rossi -: possiamo arrivare a ospitare fino a 32 persone. Le prime entreranno tra questo fine settimana e l’inizio della prossima». —
