Il pezzo metallico si è sganciato dalla persiana di un appartamento al terzo piano. In ospedale il piccolo colpito alla testa
PISA. Il suono del pezzo di ferro sul selciato anticipa di una frazione di secondo le lacrime di un bimbo. Sono le sette di sera in Corso Italia e le urla disperate di un bambino bloccano il passeggio di turisti e pisani nella via dello shopping all’altezza di piazza del Carmine. Il piccolo si tiene la fronte e piange dal dolore. Il padre al suo fianco guarda in alto per capire cosa può essere accaduto e vede il sangue coprire il volto del figlio. La risposta si trova a un metro. Una sbarra di quelle usate per tenere aperte le persiane si è staccata dalla finestra di un appartamento al terzo piano e ha colpito in testa il bimbo. Nella sfortuna di aver ricevuto con una casualità da primatista della malasorte il pezzo di ferro piovuto da cielo, c’è anche la buona sorte che l’oggetto contundente alla fine non ha provocato lesioni gravi.
Una ferita che i medici del pronto soccorso hanno refertato come lacero-contusa con diversi giorni di prognosi. Il bambino ha affrontato l’imprevisto con calma. Il padre, al suo fianco ha saputo subito rassicurarlo e prestargli le prime cure con il materiale fornito dal negozio Golden Point. Garze, disinfettante e poi la voce del papà a tenerlo tranquillo in attesa dei soccorsi. L’assembramento di chi si fermava per capire cosa era successo non è stato gradito dal padre. «Andate via, se gli state tutti addosso lo spaventate ancora di più» ha ribadito più volte il genitore a chi si avvicinava e magari chiedeva pure cosa era successo. Da quello che è stato possibile ricostruire, l’asta in metallo si è sganciata dalla persiana di un appartamento al terzo piano.
Ci abita una turista che lo ha preso in affitto. All’apertura la sbarra è uscita finendo in testa al piccolo dopo una volo di una decina di metri. La donna è corsa in strada e insieme a una passante ha aiutato il padre del bambino, soprattutto per non creare ulteriori apprensioni al ferito che alla vista del sangue ha iniziato a piangere ancora più forte. I capannelli di curiosi sono durati poco. L’arrivo dell’ambulanza della Pubblica Assistenza e di una pattuglia della municipale ha chiuso l’intervento in strada. Il piccolo ha smesso di piangere e da “ometto” si è messo in piedi da solo per farsi poi adagiare sulla lettiga. Destinazione pronto soccorso. —