MANTOVA. Niente da fare per i militanti della Lega nord indipendentista che volevano presentare proprie liste alle elezioni comunali di Viadana e Mantova. Il commissario Iezzi ha scritto a Gianni Fava per respingere la sua richiesta di avere il simbolo del guerriero e lo ha diffidato dall’utilizzarlo.
«Non è intenzione del movimento presentare alcuna lista nei Comuni» di Mantova e Viadana, si legge. «Un partito che sceglie di non correre non si è mai visto. Alla gente non puoi impedire di fare politica» è la replica di Fava. «A questo punto - aggiunge - i militanti della Lega nord devono ritenersi liberi di appoggiare chi vogliono. Per questo a Viadana hanno già scelto di sostenere Alessia Minotti e alcuni entreranno nelle sue liste civiche. A Mantova non è ancora stato deciso cosa fare, ma l’orientamento è di non sostenere il fidanzato della Cappellari. Qualcuno, quindi, potrebbe andare in lista con qualche civica che sostiene Palazzi».
E invita a tenere d’occhio, per esempio, la lista ManTua dove già è stata annunciata la presenza di Sonia Spinoni con un passato da consigliere comunale della Lega Nord, «e non sarà l’unico» assicura l’ex assessore regionale. «Do per certo - aggiunge - che ci saranno candidati della Lega nord anche nelle liste civiche che a Curtatone sostengono Bottani e che a Castel d’Ario si schierano con Turazza».
Fava così conclude: «Con la decisione del commissario hanno garantito a Palazzi la rielezione al primo turno. Non so che fastidio potesse dare il nostro candidato sindaco dove c’è il doppio turno. Al primo raccoglievamo voti e poi decidevamo dove farli confluire».
La questione simbolo non è finita qui. Altri iscritti della Lega nord di altre province si sono mossi per presentare un ricorso al ministero dell’interno contro la decisione del commissario leghista.
