Alcuni turisti hanno registrato un video da una barca di pesca-turismo. Il proprietario: «La prima volta che le vediamo così da vicino dalle nostre parti»
VIAREGGIO. «Guardate, guardate! Ma quelle sono balene». Gli occhi dei bimbi non potevano credere a quello che stavano vedendo. Proprio lì, a poca distanza dalla barca, tre esemplari di cetacei (ancora da chiarire se si trattassero di balene o megattere) stavano tranquillamente solcando il nostro mare, ignare del fatto che sarebbero state lo spettacolo più bello che quei giovani occhi avrebbero mai visto in vita loro fino a quel momento.
L’avvistamento è avvenuto poco lontano dalla bocca del Serchio nella giornata di lunedì. E nella barca, la Evolution della famiglia Mallegni, le attenzioni erano rivolte tutte a loro, quei meravigliosi cetacei che non hanno avuto paura ma hanno aggirato l’imbarcazione e sono passate sotto alla chiglia mostrando tutta la loro bellezza.
«Eravamo di rientro dalla gita che facciamo con i turisti - racconta Niccolò Mallegni, che con i genitori dal 2004 fanno i pescatori sul molo di Viareggio - ad un certo punto i turisti che portiamo in giro per far conoscere la nostra pesca, hanno cominciato a urlare “il capodoglio, il capodoglio”. Il tempo di tornare indietro e abbiamo visto questi tre grandi animali che nuotavano a poca distanza dalla barca. Abbiamo incontrato spesso dei delfini, ma questa è la prima volta che vediamo delle balene. Eravamo a sette metri e mezzo di profondità, quindi circa a un miglio dalla riva. Da alcuni contatti che abbiamo a La Spezie ci hanno detto che anche lì sono state avvistate delle balene quindi è probabile che fossero le stesse che si dirigevano verso sud. La cosa più bella dell’avvistamento è che fossero molto tranquille, non sembravano spaventate dalla nostra presenza, quindi i nostri ospiti hanno potuto godersele a pieno».
Niccolò, 22 anni, diplomato dal Nautico, porta tutti i giorni insieme ai suoi genitori, i curiosi che vogliono conoscere meglio il mare e la pesca: «Siamo una famiglia di pescatori - racconta - durante l’estate facciamo pesca-turismo con la nostra barca, la Evolution, un dodici metri: portiamo la gente a vedere la pesca professionale con le reti a tramaglio e mangiamo il pesce che peschiamo al momento. La gita continua al Gombo, a San Rossore, dove consumiamo il pranzo, andiamo in spiaggia, facciamo fare il bagno ai bambini e poi si rientra in porto. Partiamo intorno alle nove e ospitiamo a ogni gita al massimo 12 persone».
L’avventura della famiglia Mallegni è cominciata nel 2004 quando il papà di Niccolò faceva il marinaro, nel 2011 è salita in barca la madre e poi, quando Niccolò si è laureato, ha raggiunto i genitori.
«Durante l’anno peschiamo e vendiamo direttamente al molo - racconta - durante l’estate invece arrotondiamo con le visite di pesca-turismo e insegnamo il mare: le modalità di pesca, le differenze tra i vari tipi di pesce come trattarlo e poi cucinarlo. Ovviamente rimane sempre attiva la nostra attività di vendita. Gli affari con il pesca-turismo non vanno per niente male: abbiamo raggiunto una certa popolarità in zona tanto che da 10 anni non facciamo neanche più pubblicità, i turisti vengono da soli». —