CORTINA. Disperso sotto la cascata di Fanes. Un 38enne romano è caduto da un ponticello del salto basso e non è più riemerso dalle acque del torrente. L’allarme è stato dato nel primo pomeriggio da alcuni testimoni, che alle 13.30 si trovavano sul belvedere di fronte e hanno telefonato al 118. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava passeggiando con la moglie, quando si è allontanato di qualche metro, probabilmente per scattare una foto ricordo. Non è chiaro il motivo della caduta, certo il turista è stato trascinato dalla furia delle acque rese abbondanti e impetuose dal maltempo delle ore precedenti, finendo in uno dei cadini sottostanti, prima di scomparire.
Sul posto si sono portati i vigili dei fuoco del distaccamento di Cortina e gli uomini del Soccorso alpino e di quello della Guardia di finanza, che hanno dovuto percorrere la ferrata, per raggiungere il punto indicato. Non è stato facile farsi spiegare dalla moglie quello che era successo. La donna era comprensibilmente sotto shock ed è stata affidata a un’amica psicologa, prima del trasporto all’ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore.
I primi a tentare di recuperare il corpo sono stati i pompieri del Saf, il gruppo Speleo alpino fluviale, ma la corrente era talmente forte che non c’è stato verso di raggiungere il fondo. Poi ci hanno provato anche i sommozzatori, dopo una fase di avvicinamento tutt’altro che semplice, ma anche per loro non è stato possibile perlustrare il fondale, anche per via dei vortici di acqua. C’era in supporto anche l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, perché il bellunese Falco era impegnato in un’altra missione, ma dall’alto non è stato possibile vedere granché.
Le ricerche, a diversi livelli, sono proseguite fino alle 20.30, quando l’oscurità ha obbligato tutti i soccorritori a rientrare. Sono rimasti dei presidi dei vigili del fuoco, ma si potrà tornare a cercare solo stamattina, con la speranza che le acque siano meno violente e consentano le immersioni, anche da parte dei sub del Cnsas. —
