Dall'inizio dell'epidemia 1.320 decessi su 5.622 contagi, ma il trend è in calo. A Pavia città i morti sono stati 94
PAVIA. Il virus fa meno paura ma circola ancora e tra giugno e luglio ha fatto altri morti. Dal 23 giugno al 5 agosto la scia drammatica dei decessi si è allungata, passando da 1.283 a 1.320 casi: 37 persone, in sostanza, hanno perso la vita in provincia di Pavia per cause in qualche modo legate al Covid proprio nei mesi in cui l’emergenza sanitaria si è allentata (un decesso risale proprio al 5 agosto). Una media di quasi un morto al giorno nel periodo preso in esame.
Si tratta per lo più di pazienti che si erano ammalati nei mesi precedenti, tra marzo, aprile e maggio, e alcuni dei quali ricoverati da tempo in ospedale. Questo, tuttavia, non alleggerisce la dimensione del dramma vissuto sul territorio pavese, che in quanto a mortalità legata alla diffusione del Coronavirus è quarta in Lombardia (per numeri assoluti) dopo Milano (4.253 decessi), Bergamo (3.132) e Brescia (2.690).
Bilancio drammatico
I dati, diffusi da Regione Lombardia, costituiscono una sorta di bilancio degli effetti della pandemia dall’inizio dell’emergenza, il 21 febbraio, a oggi. Emerge che il virus ha di certo allentato la presa a partire dal mese di maggio, ma nel periodo tra giugno e luglio si sono ancora registrati contagi e morti, seppure con un calo consistente rispetto ai numeri dei mesi di marzo e aprile.
Dal 23 giugno la Regione e la Protezione civile non avevano più fornito un dato territoriale dei decessi e quindi in provincia di Pavia la stima si era fermata al bilancio, già pesantissimo, di 1.283 morti, per buona parte concentrati nelle residenze per anziani.
Da quel giorno al 5 agosto ci sono stati altri 37 decessi, per un totale di 1.320 pazienti che hanno perso la vita su 5.622 contagi accertati (quindi di persone sottoposte a tampone). Di questi, 94 morti si sono registrati nel capoluogo, a Pavia città.
La diffusione del virus
L’attenzione resta alta anche per quanto riguarda i contagi: nelle ultime settimane in provincia di Pavia si sono registrati alcuni mini-focolai in case di riposo (come la Pezzani di Voghera, i cui ospiti, risultati positivi al tampone, si sono però ora negativizzati) e nuclei familiari.
I numeri quotidiani sono però molto bassi (spesso si tratta di pazienti che fanno il tampone dopo essere risultati positivi al sierotest ma che presentano una carica virale molto bassa) e il più delle volte non c’è alcun contagio.
Il bilancio nei comuni
Per quanto riguarda l’andamento del virus in questi mesi sul territorio provinciale, i Comuni con i numeri assoluti più alti di contagi, aggiornati a ieri, sono Pavia (577), Vigevano (571), Voghera (481), seguiti da Mortara (179), Stradella (148), Belgioioso (138), Certosa di Pavia (124), Cilavegna (122), Garlasco (121), Broni (117) e Cava Manara (102). Alcuni Comuni, poi, hanno un rapporto alto tra contagi e numero di abitanti. I primi dieci paesi in cui il virus ha colpito tante persone, considerata la popolazione, sono Menconico, Albonese, Cervesina, Campospinoso, Zavattarello, Zeme, Frascarolo, Cigognola, Marcignago e Albuzzano. —