MANTOVA. E’ stato arrestato all’alba di giovedi 6 agosto dagli uomini della Questura R.P., un trentatreenne mantovano con precedenti penali di vario genere, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, dopo che, nel pomeriggio del 4, aveva aggredito e percosso con spinte e schiaffi la sua ex fidanzata all’interno di un bar di Borgo Virgilio, davanti ad altre persone.
I presenti all’aggressione, infatti, allarmati dalla violenza con la quale si stava accanendo contro la ragazza, e preoccupati per la sua incolumità, avevano immediatamente richiesto alla Centrale Operativa della Questura l’intervento di una pattuglia della Squadra Volante.
Gli agenti di polizia, giunti sul posto in pochi minuti, rintracciavano R.P. nelle immediate vicinanze del bar mentre si trovava alla guida della sua auto in evidente stato di alterazione alcolica. Accompagnato in Questura, è stato subito denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli è stata sequestrata l'auto.
La ragazza – venticinquenne mantovana – accompagnata dai genitori negli uffici di Piazza Sordello, ancora molto scossa per le percosse e per l’aggressione, veniva presa in carico dagli investigatori della Squadra Mobile, i quali, conquistando la sua fiducia, riuscivano a convincerla a denunciare tutte le gravi violenze fisiche e psicologiche di cui era stata vittima nel corso dell’anno in cui era durata la relazione con l’uomo: violenze provate anche dalla certificazione medica rilasciata dal Pronto Soccorso, dove i medici l'avevano dimessa con 21 giorni di prognosi.
R.P., a causa dei suoi trascorsi nell’ambiente dello spaccio di stupefacenti (era stato coinvolto, infatti, in un’importante operazione antidroga, denominata “Ninja", effettuata dalla Squadra Mobile di Mantova a cavallo tra il 2016 ed il 2017, dopo la condanna per spaccio di sostanze stupefacenti era stato ammesso al beneficio dell’Affidamento in Prova ai Servizi Sociali per la durata di 43 mesi dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia, con la prescrizione di non commettere reati pena la sospensione immediata della prova. I gravi comportamenti dei quali l'uomo è ora accusato hanno determinato, pertanto, l’immediata sospensione della misura alternativa ed il ripristino della detenzione in carcere. L'uomo è stato arrestato e condotto in carcere, dove dovrà scontare il resto della pena che gli era stata inflitta.
Tutti gli aspetti della vicenda sono stati comunicati alla Procura della Repubblica di Mantova.
“Anche questo ennesimo episodio di violenze ed aggressioni nei confronti di donne e, più in generale, di persone indifese, rappresenta un’ulteriore occasione per ribadire l’importanza che le vittime di questi odiosi reati non subiscano passivamente questi deprecabili comportamenti – ha sottolineato il questore Paolo Sartori –. Denunciare tempestivamente alla polizia violenze e soprusi è l’unico modo per porvi termine e, spesso, può essere determinante per evitare ben più tragici epiloghi".
