Che avesse un animo sensibile l’avevamo capito già da un pezzo. Per questo in molti non si sono sorpresi quando, nel suo podcast personale, Michelle Obama ha raccontato di soffrire da qualche tempo di “lieve depressione”. Una condizione psicologica imputata alla somma di avvenimenti negativi che stanno interessando gli Stati Uniti e il mondo intero.
In particolare, ha spiegato l’ex First Lady, il suo umore ha iniziato a vacillare quando allo scoppio della pandemia di Coronavirus si sono aggiunti gli episodi di violenza e razzismo negli Stati Uniti, amministrati in maniera ipocrita (citiamo le parole della stessa Michelle) da Donald Trump.
«Ho attraversato un sali scendi di emozioni, come credo la maggior parte delle persone in questo periodo. C’è stata una settimana in cui mi sono dovuta arrendere a questo stato d’animo, smettendola di pretendere sempre il meglio da me stessa», ha spiegato Michelle Obama, dando prova di sincerità. Senza dubbio sulla sua personale depressione e sullo stato d’animo dell’intera famiglia Obama pesano gravemente le conseguenze dell’ondata di razzismo che sta attraversando la nazione. «Devo ammettere che svegliarsi con la notizia dell’ennesima storia di un uomo di colore umiliato, ferito, ucciso o pretestuosamente accusato di qualcosa che non ha fatto è qualcosa che ti fiacca e ti opprime».
Come spesso capita a chi soffre di episodi depressivi, anche Mrs Obama ha avuto delle ripercussioni a livello di sonno, con risvegli improvvisi nel cuore della notte «con un senso di preoccupazione e scoraggiamento». La sua speranza? Che la pandemia possa lasciarci in eredità un maggiore senso di umanità. Che le persone possano tornare alla normalità con nuove consapevolezze. «Comunque vada, ci aspetta un nuovo mondo».