In attesa che uno dei contatti imbastiti in questi giorni dal patron Stefano Bonacini acquisisca concretezza, se mai lo farà, si fa avanti l’ipotesi Vito Grieco per la panchina. Si tratta di un nome ben conosciuto al pubblico del Cabassi che lo ricorda appena diciannovenne muovere i primi passi da professionista con la maglia biancorossa nel 1989-90 in C1, categoria conquistata solo l’anno prima dai ragazzi di Ugo Tomeazzi. Quest’anno ha portato alla salvezza il Sicula Leonzio attraverso i play-out navigando in un mare di incertezze societarie. L’ex centrocampista, che giocò anche nel Modena e nella Reggiana, deve comunque attendere che il suo club attuale sciolga le riserve sul futuro. Ma Grieco non è l’unico ad ambire al posto lasciato libero da Giancarlo Riolfo, non confermato dalla società. Nelle ultime ore si sono fatti avanti anche i nomi di Oscar Brevi e Alberto Gilardino, reduci rispettivamente da una salvezza con Olbia e Pro Vercelli. Per Gilardino si tratta di un deja vu, visto che il Carpi aveva già accarezzato l’idea di ingaggiarlo, ma da attaccante, nell’anno della Serie A, quando era appena rientrato dall’esperienza in Cina. Entro la settimana dovrebbe poi essere sciolto il nodo legato a Stefano Stefanelli, ormai ex direttore generale, visto che il contratto è scaduto a luglio. Una sua conferma allontanerebbe le ipotesi di cessione della società, almeno nell’immediato. Sempre rimanendo in tema di allenatori, il chiacchiericcio del mercato racconta anche che i due ex Stefano Sottili e Antonio Calabro si stanno contendendo la panchina del Catanzaro. In biancorosso sono stati rispettivamente protagonisti biancorosso della promozione in C1 e di una salvezza sin troppo sottovalutata in Serie B. Nel frattempo, dettaglio non trascurabile, la società ha provveduto ad iscrivere il Carpi al prossimo campionato.—