Enzo Maresca, ex calciatore di Palermo e Siviglia, sul passato con i biancorossi e la sfida di Europa League contro la Roma
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Sono molto legato alla gente di Siviglia e al Siviglia FC".
Enzo
Maresca non dimentica il suo passato. 4 anni fantastici trascosri da leadere calciatore in biancorosso (dal 2005 al 2009) e poi il ritorno, nello staff di
Vincenzo Montella, da collaboratore tecnico nel 2017-18. Ricordi indelebili per l'ex centrocampista del
Palermo : "
Mi sono divertito, ho vinto e sono stato bene. Inoltre, mia moglie è sevillana e mio figlio Paolo è nato proprio a Siviglia. Il mio cuore è ancora là, quella è la mia seconda casa. Se chiudo gli occhi, mi vedo correre di nuovo dentro il Sánchez-Pizjuón. Mai, e dico mai, potrò scordarmi l'amore della gente, la mia doppietta nella finale di Coppa UEFA di Eindhoven, tutti i trofei che abbiamo vinto... Così come il nostro grande amico Antonio Puerta: ho un tatuaggio sulla spalla che dice '16 per sempre', ovunque io vada Antonio è sempre con me".
Sulla gara di
Europa League tra
Siviglia e
Roma, in programma giovedì 6 agosto: "
In una partita così non ci sono favoriti, men che meno in questa situazione di emergenza. Roma e Siviglia sono due squadre molto forti, con esperienza internazionale e campioni capaci di risolvere tutto da un momento all'altro. Non voglio essere banale, ma secondo me hanno entrambe il 50% di possibilità. Anche perché si giocherà in un altro Paese, a porte chiuse: la salute, d'altronde, viene prima di tutto il resto".
Chiosa finale sulla stagione dei
Nervionenses, con tanto di elogio per il ds
Monchi: "
Monchi è fondamentale per Siviglia, Monchi è il Siviglia. Ci sono poche persone esperte di calcio come lui, c'è poco da dire. Quest'anno i biancorossi hanno lottato a lungo con Real Madrid e Barcellona, hanno attaccanti di grandissima qualità e sono convinto che potranno regalare tantissime soddisfazioni alla loro gente".