PESCIA. La soffiata era arrivata loro all’incirca un settimana prima. E fatto un controllo sul nome del sospettato, agli investigatori del Commissariato di Montecatini era sembrata più che plausibile. La conferma l’hanno avuta venerdì scorso, quando, dopo alcuni giorni di appostamenti, hanno deciso di entrare in azione: all’interno della piccola serra costruita al margine del piccolo paese di Aramo, nella Svizzera pesciatina, hanno trovato 11 piante di cannabis, mentre della marijuana pronta per il consumo l’hanno trovata all’interno della vicina abitazione del giovane che aveva realizzato quella piccola coltivazione.
Ad essere arrestato dai poliziotti della Squadra di pg, un 21enne, Ivan Taranto, accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Messo ai domiciliari su disposizione del pm Linda Gambassi, lunedì 3 agosto è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia da parte del gip del tribunale di Pistoia, che, convalidato l’arresto, ha disposto per il giovane la misura cautelare dell’obbligo di dimora con permanenza notturna nel comune di Pescia, nonché quella dell’obbligo di firma al Commissariato di Pescia due volte al giorno.
Nell’ambito dell’operazione, la polizia ha inoltre denunciato a piede libero un altro giovane italiano, notato dagli investigatori durante gli appostamenti e sospettato di concorso nella coltivazione della marijuana.
Come detto, l’indagine era partita dalla soffiata da parte di una fonte confidenziale, che aveva rivelato come, tra i boschi del versante pesciatino della località Macchino (che si trova nel comune di Massa e Cozzile), vi fosse, nel fondovalle, una serra in cui una coppia di giovani coltivava della canapa indiana. Risaliti all’identità del proprietario del terreno in questione, nei pressi del paesino di Aramo, i poliziotti hanno constatato che nel campo sottostante l’abitazione del giovane, celata dietro due piccole rimesse agricole, c’era effettivamente una serra. Per evitare di essere notati (dato il luogo aperto e la vicinanza con il paese, dove tutti si conoscono e la presenza di un estraneo avrebbe dato nell’occhio) non ne hanno controllato subito il contenuto, ma hanno organizzato dei servizi di appostamento. Nel corso dei quali hanno scorto il 21enne recarsi più volte alla serra lungo un sentiero, in un paio di occasioni accompagnati dall’altro giovane poi denunciato, arrivato sul posto in auto.
Venerdì mattina, 31 luglio, sono entrati in azione, prima guardando cosa c’era nella serra e poi presentandosi alla porta di casa del giovane per una perquisizione, nel corso della quale hanno trovato l’attrezzatura necessaria per l’essiccazione delle piante ed il confezionamento della marijuana, nonché della sostanza stupefacente già pronta per la cessione. —
MASSIMO DONATI
