FIRENZE. Effetto-Ferragni sugli Uffizi. In particolare negli under 25. E allora, in una Firenze post-covid che soffre dal punto di vista turistico, arrivano i sorrisi e i numeri del direttore del museo, Eike Schmidt. "Abbiamo visto una ripresa solida in due fasi: la prima nelle prime due-tre settimane dopo la riapertura, e poi un'ulteriore spinta dopo la visita di Chiara Ferragni, che ha soprattutto aumentato in maniera misurabile la presenza dei giovani al di sotto dei 25 anni".
Schmidt, a margine dell'inaugurazione della scultura "Give" di Lorenzo Quinn nel giardino di Boboli, è tornato sulla visita al museo dell'influencer e ha poi spiegato che "con un effetto traino abbiamo anche avuto più visitatori per Boboli e per Palazzo Pitti, sebbene non nella stessa misura, grazie al biglietto Passepartout", la cui durata passa ora da 3 a 5 giorni. "Questo allargamento della validità del biglietto, a favore di una fruizione più lenta, più concentrata, più approfondita, risponde gi alla richiesta dei nostri visitatori - spiega -. Abbiamo visto una crescita del 30% rispetto all'anno scorso, e quindi proprio in questo momento della crisi, dopo la riapertura vediamo comunque che possiamo andare in una nuova direzione, nella direzione di una fruizione del patrimonio artistico più approfondita e più sostenibile, verso un turismo 'slow'. Ci impegniamo a portarlo avanti anche negli anni prossimi, quando i turisti sicuramente torneranno".