Tra chi scrive (La Repubblica) che la Lega “nazionale” stia deludendo il Nord e chi sostiene (Il Corriere della Sera) che sia l’irriducibile “no” di Giorgia Meloni a Mario Draghi premier a sabotare il ritorno del centrodestra al governo, chi meglio sembra azzeccare la diagnosi sullo stato di salute del Carroccio, è il Giornale. Per il quotidiano diretto da Sallusti, infatti, il dimagrimento della Lega nei sondaggi è figlio soprattutto delle troppe giravolte di Matteo Salvini. Che rischia di finire nell’angolo proprio per questo. L’ultima riguarda l’uso della mascherina: prima no, ora sì. Per intercessione, pare, dello stato maggiore preoccupatissimo di vedere scaricata sulle spalle del loro Capitano un’eventuale impennata della curva del contagio.
La mascherina è però solo il caso più recente. Salvini dondola come un dentino di latte da molto prima. Da un anno esatto, a dar retta ad analisti ed esperti, sempre prodighi quando si tratta di andare a rovistare nel reliquiario del Papeete: pieni poteri, mojito, tanga leopardati e tutto quanto fa sbornia da potere. Il sociologo Ilvo Diamanti ha individuato nel settembre del scorso anno il momento in cui la narrazione salviniana ha cominciato a perdere battute a vantaggio dell’ascesa della Meloni e di FdI. Un mese prima il leader della Lega aveva aperto la crisi di governo.
Ma anche in quella fase quante oscillazioni: prima dice di voler staccare la spina a Conte perché con i Cinquestelle nulla è possibile e poi propone di affidare il governo proprio al loro capo, Luigi Di Maio. Successivamente, è la volta del governissimo da affidare a Mario Draghi: prima d’accordo, poi forse e infine no. Idem sulle candidature regionali: prima s’impunta contro Fitto e Caldoro, invocando il rinnovamento, poi dà loro il via libera. Nel frattempo, però, il centrodestra ha perso mesi preziosi. Paradossalmente, a dargli una mano è arrivata l’ignobile decisione del Senato di mandarlo a processo per aver tenuto fede al patto con gli elettori sull’immigrazione. A conferma che non tutti i mali vengono per nuocere. Persino per Salvini.
L'articolo Lega prima, ma Salvini scende nei sondaggi. Così la stampa spiega il calo: «Troppe giravolte» sembra essere il primo su Secolo d'Italia.