Da quando è stato svelato che The Last of Us sarebbe diventato una serie tv di HBO, la curiosità intorno al progetto cresce sempre di più, soprattutto dal momento che il videogame, uscito nel 2013 su Playstation 3 e già considerato uno dei migliori videogiochi di quella generazione, a giugno ha rilasciato il sequel su PS4, diventando l’esclusiva venduta più velocemente su quella console. A rendere l'adattamento televisivo particolarmente attraente è anche il nome di chi sta sviluppando la storia, cioè Craig Mazin, già brillante ideatore di Chernobyl, pluripremiata miniserie sulla catastrofe nucleare

I fan del videogame, in compenso, possono trovare rassicurazione nel fatto che Mazin stia lavorando a quattro mani con Neil Druckmann, vice-presidente di Naughty Dog nonché ideatore di The Last of Us, che per l'autore di Chernobyl è «uno dei migliori giochi che abbia mai giocato».
Mentre si aspetta di conoscere le scelte di casting, in particolare per il ruolo dei protagonisti Joel e della giovane Ellie, sono arrivati degli aggiornamenti che riguardano la storia della serie tv, che potrebbe espandere quella del videogame, addirittura portando su schermo delle scene inedite che non hanno trovato spazio nel gioco. 

A svelare questi dettagli è stato lo stesso Craig Mazin durante un'intervista a BBC Radio 5, che ha cominciato scherzando sulla consapevolezza di quanto stia rischiando, nei confronti dei fan del videgame: «Penso che i fan siano preoccupati del fatto che, quando una proprietà viene ceduta in licenza a qualcun altro, queste persone non la capiscano veramente o vogliano stravolgerla – ha detto Mazin, che per fortuna conosce bene il gioco e sta lavorando in tandem con il suo ideatore – In questo caso realizzerò la serie con la persona che ha creato il videogioco, quindi i cambiamenti che stiamo compiendo sono stati ideati per riempire le lacune ed espandere la storia, non per disfarla, ma piuttosto per arricchirla».

A questa visione, che dovrebbe rassicurare i fan di The Last of Us, Mazin ha aggiunto un'ulteriore dichiarazione, particolarmente stuzzicante, raccontando il modus operandi suo e di Druckmann nello sviluppo della storia. «Neil ad un certo punto comincia a dire: “Lo sai, questa è una cosa che abbiamo discusso per molto tempo” e me la racconta. E io: “Ok, adesso la so. Non puoi impedirmi di farla”, così la facciamo – ha rivelato Mazin, spiegando che però le aggiunte di scene su cui Druckmann aveva riflettuto e che verranno sviluppate nella serie saranno comunque in linea con la narrazione – Queste cose, però, non sono buttate lì a caso. Ci sono cose che abbiamo scartato. Non è che facciamo fare i motociclisti a Joel e Ellie. Prendiamo solo quel materiale che è organico con il resto, non stiamo ragionando ad episodi. Sarà tutto curato ai minimi dettagli, le nuove parti di storia o quelle che approfondiremo meglio saranno apprezzate sia dai fan di lunga data sia dai nuovi».

Sulla carta, insomma, la serie tv tratta da The Last of Us sembra una bomba: «Stiamo creando da zero e inoltre reimmaginando ciò che c'è già per presentare la storia in un formato diverso. Per me è come un sogno che diventa realtà» ha concluso infine Mazin nell'intervista, ricordando ancora la sua consapevolezza delle aspettative che porta il progetto: «Sono un po' impaurito perché molte delle emozioni legate a questo gioco sono piuttosto intense. Penso che probabilmente mi andrò a nascondere per un po' in un bunker perché non si può far felici tutti».

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